Dal dramma del destino alla commedia dei sentimenti: la metamorfosi teatrale della Proserpina di Goethe

By including the monodrama "Proserpina" as a play in the satirical comedy "The Triumph of Sensibility" (1778) Goethe downplays the dramatic immediacy of this mythological figure. The Sturm und Drang drama of ineluctable individual destiny is thus depowered, but in return the myth is reactivated in its paradigmatic nature. In "The Triumph", Proserpina’s desperation is relativized, as an episode of sentimental life that can assign new roles to its actors – in this case, to Queen Mandandane, who in the guise of Proserpina stages her own erotic frustration. The metatheatrical recodification of the monodrama, which reactivates the metamorphic potential of the mythological figure, contains within itself not only the resolution of the check to which Sturm und Drang poetics had reached with "Werther", but also the unlocking of the statuesque iconicity of Goethian classicism.

Inserendo il monodramma "Proserpina" come spettacolo nella commedia satirica "Der Triumph der Empfindsamkeit" (1778) Goethe anticipa quella poetica di disattivazione dell’immediatezza drammatica che metterà in atto soprattutto nel Faust. Il dramma stürmeriano dell’ineluttabile destino individuale viene in tal modo depotenziato, ma in compenso si ripristina la paradigmaticità del mito. Nel "Triumph" la disperazione di Proserpina si rivela recuperabile, come un episodio della vita sentimentale che può assegnare nuovi ruoli ai suoi attori – ad esempio alla regina Mandandane, che nelle vesti di Proserpina mette in scena la propria insoddisfazione erotica. La ricodificazione metateatrale del monodramma, che riattiva il potenziale metamorfico della figura mitologica, contiene in sé non solo la risoluzione dello scacco cui era giunta la poetica stürmeriana con il "Werther", ma anche già lo sblocco dell’iconicità statuaria del classicismo goethiano.