In una recita narrata nel Balzino di Rogeri de Pacienza (1498 ca.), un personaggio francese apostrofa i suoi nemici con l’espressione fin qui rimasta misteriosa di cuchì baiarde. Si tratta di una deformazione del francese coquin paillart ‘straccione, miserabile’, che ricorre più o meno adattato anche in altri testi italiani coevi, spesso per caratterizzare linguisticamente i personaggi di origine transalpina.

Un cocchin pagliardo nel Balzino

Marcello Barbato;
2022-01-01

Abstract

In una recita narrata nel Balzino di Rogeri de Pacienza (1498 ca.), un personaggio francese apostrofa i suoi nemici con l’espressione fin qui rimasta misteriosa di cuchì baiarde. Si tratta di una deformazione del francese coquin paillart ‘straccione, miserabile’, che ricorre più o meno adattato anche in altri testi italiani coevi, spesso per caratterizzare linguisticamente i personaggi di origine transalpina.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/215622
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