Acting Archieves Review è anzitutto una «rivista di studi sull’attore e la recitazione», vocazione che, dal 2011 a oggi, ha preso forma attraverso l’analisi e l’approfondimento dello specifico attoriale in relazione a contesti storico-artistici, prospettive metodologiche e latitudini temporali differenti. Tenendo fede a questa linea di ricerca, il presente numero muove dall’intenzione di coniugare un discorso di ampio spettro sulla recitazione nel corso dei secoli con la disamina di alcune esperienze fiorite nel corso del Novecento – e, principalmente, a partire dalla fine degli anni sessanta – in ambiti e cornici culturali diversi. Questo numero nasce, infatti, da un’idea comune dei due curatori: muoversi lungo i confini ‘porosi’ del teatro, attraversando territori e spazi di ricerca che oscillano tra specifici diversi, senza trascurare, però, la questione della recitazione. In questa prospettiva i contributi ospitati, nel rispetto della molteplicità dei piani linguistici che contraddistingue l’arte scenica, ambiscono a disegnare connessioni e far cadere ulteriori steccati (non solo di natura estetica), interrogando, al contempo, la dimensione interpretativa. Dando spazio ad approcci e metodologie di lavoro differenti, il dossier lascia emergere, dunque, un’ampia panoramica del fare teatro, tracciando possibili percorsi o delineando traiettorie che consentano griglie di interpretazione non univoche. Nel nostro indice gli argomenti spaziano, infatti, da un discorso sull’arte e sullo studio della recitazione – che preannuncia l’uscita di un ampio volume dedicato al tema – a una ricostruzione dei luoghi che hanno accolto il teatro LGBT nell’Italia del Novecento, da una disamina del percorso artistico – in particolare, dell’attività pedagogica e produttiva – di Claudia Castellucci nell’ambito della danza all’approfondimento della vicenda del gruppo Dioniso (dalle neoavanguardie all’impegno politico), dallo studio dei ‘dischi del teatro’ usciti tra il 1980 e il 1986 all’analisi delle interazioni tra ricerca sonora e performance art in Italia tra il 1977 e il 1982
Acting Archives Review Anno XIII – numero 25 – Maggio 2023
margiotta salvatore;valentino mimma
2023-01-01
Abstract
Acting Archieves Review è anzitutto una «rivista di studi sull’attore e la recitazione», vocazione che, dal 2011 a oggi, ha preso forma attraverso l’analisi e l’approfondimento dello specifico attoriale in relazione a contesti storico-artistici, prospettive metodologiche e latitudini temporali differenti. Tenendo fede a questa linea di ricerca, il presente numero muove dall’intenzione di coniugare un discorso di ampio spettro sulla recitazione nel corso dei secoli con la disamina di alcune esperienze fiorite nel corso del Novecento – e, principalmente, a partire dalla fine degli anni sessanta – in ambiti e cornici culturali diversi. Questo numero nasce, infatti, da un’idea comune dei due curatori: muoversi lungo i confini ‘porosi’ del teatro, attraversando territori e spazi di ricerca che oscillano tra specifici diversi, senza trascurare, però, la questione della recitazione. In questa prospettiva i contributi ospitati, nel rispetto della molteplicità dei piani linguistici che contraddistingue l’arte scenica, ambiscono a disegnare connessioni e far cadere ulteriori steccati (non solo di natura estetica), interrogando, al contempo, la dimensione interpretativa. Dando spazio ad approcci e metodologie di lavoro differenti, il dossier lascia emergere, dunque, un’ampia panoramica del fare teatro, tracciando possibili percorsi o delineando traiettorie che consentano griglie di interpretazione non univoche. Nel nostro indice gli argomenti spaziano, infatti, da un discorso sull’arte e sullo studio della recitazione – che preannuncia l’uscita di un ampio volume dedicato al tema – a una ricostruzione dei luoghi che hanno accolto il teatro LGBT nell’Italia del Novecento, da una disamina del percorso artistico – in particolare, dell’attività pedagogica e produttiva – di Claudia Castellucci nell’ambito della danza all’approfondimento della vicenda del gruppo Dioniso (dalle neoavanguardie all’impegno politico), dallo studio dei ‘dischi del teatro’ usciti tra il 1980 e il 1986 all’analisi delle interazioni tra ricerca sonora e performance art in Italia tra il 1977 e il 1982File | Dimensione | Formato | |
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