This article pinpoints and discusses some critical issues in international financial history along the line of reasoning of the relationship among international capital movements, real estate markets and the business cycle as the linchpin for advancing a new interpretation. The second section offers an historical introduction to the linkage between real estate markets, transnational capital movements and economic crises during the twentieth century: the aim is to fully grasp the importance of this node in order to fine-tuning the tangle of players, financial products and monetary policies playing out in the framework of the financial crisis erupting from 2008 to 2012. The third and fourth sections, after providing a short methodological fine-tuning, place the system of international financial relations and the public and private actors featuring the 2008-2012 great crash against the backdrop of the thirty-year period begun with the U.S. monetarist turn of 1979. As an effect of the Volcker revolution, since the early 1980s a galaxy of brand-new institutional actors, first and foremost investment banks and new universal banks at the centre of the great crash a quarter a century later, rose to centerstage in financial intermediation. The objective is to catch the new international financial context of the early 1980s, its development up to the end of the century and the international monetary policies it elicited. The fifth section outlines the interaction among new financial products appeared at the dawn of the new century, the European banks, and the real estate markets. The sixth section focuses on the dynamics that shaped the financial and real estate market crisis of 2008. In so far as the intertwining between the American financial and European markets were the focal point of the crisis, this section analyses its impact on transatlantic finance and its reaction to it. The seventh section explores the interaction, since 2008, between banking crisis and sovereign debt crisis through the odd case study of the Italian economy. This section provides a snapshot of the Italian pecularities in the European context. Finally, the article rounds off by offering some concluding remarks to better assessing the importance of such relationship.

Questo contributo si propone di sviluppare alcuni nodi della storia finanziaria internazionale assumendo il rapporto tra movimenti internazionali di capitali, mercati immobiliari e ciclo economico, quale strumento di lettura principale. Il secondo paragrafo costituisce una introduzione storica alla relazione tra mercati immobiliari, movimenti transnazionali di capitali e crisi economiche nel Ventesimo secolo per comprendere la rilevanza ermeneutica di tale relazione al fine di mettere a fuoco attori, strumenti finanziari e politiche monetarie protagonisti della crisi che si sviluppa tra 2008 e 2012. Il terzo e il quarto, dopo una breve messa a punto metodologica, collocano nel contesto del trentennio apertosi con la svolta monetarista statunitense del 1979 l’assetto delle relazioni finanziarie internazionali, e i rispettivi attori pubblici e privati, che saranno al centro della grande crisi del 2008-12: dal decennio degli Ottanta, per effetto della svolta monetarista varata dalla Fed, si affermeranno una congerie di nuovi attori istituzionali, in particolare banche di investimento e nuove banche universali che saranno protagoniste nel 2008-12. L’obiettivo è comprendere il nuovo scenario finanziario dei primi anni Ottanta, la sua evoluzione fino alla fine del secolo, le scelte di politica monetaria internazionale. Il quinto paragrafo delinea la triangolazione tra nuovi prodotti finanziari di inizio secolo, banche europee e mercato immobiliare. Il sesto si concentra sulle dinamiche della crisi immobiliare e finanziaria del 2008: giacché essa ebbe il proprio epicentro nei rapporti tra finanza statunitense ed europea, se ne analizza l’impatto sulla finanza transatlantica e le risposte da essa formulate. Il settimo paragrafo esplora il nesso, dopo il 2008, tra crisi bancaria e crisi del debito sovrano attraverso lo strano caso dell’economia italiana. Si cercherà di tracciare le peculiarità del caso italiano nel contesto europeo. Infine, si traggono alcune conclusioni per comprendere la valenza ermeneutica di tale nesso.

Mercati immobiliari, globalizzazione finanziaria e crisi bancarie. Il great crash del 2008 e la frattura della finanza euroatlantica. America, Europa, Italia

SELVA, SIMONE
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01

Abstract

This article pinpoints and discusses some critical issues in international financial history along the line of reasoning of the relationship among international capital movements, real estate markets and the business cycle as the linchpin for advancing a new interpretation. The second section offers an historical introduction to the linkage between real estate markets, transnational capital movements and economic crises during the twentieth century: the aim is to fully grasp the importance of this node in order to fine-tuning the tangle of players, financial products and monetary policies playing out in the framework of the financial crisis erupting from 2008 to 2012. The third and fourth sections, after providing a short methodological fine-tuning, place the system of international financial relations and the public and private actors featuring the 2008-2012 great crash against the backdrop of the thirty-year period begun with the U.S. monetarist turn of 1979. As an effect of the Volcker revolution, since the early 1980s a galaxy of brand-new institutional actors, first and foremost investment banks and new universal banks at the centre of the great crash a quarter a century later, rose to centerstage in financial intermediation. The objective is to catch the new international financial context of the early 1980s, its development up to the end of the century and the international monetary policies it elicited. The fifth section outlines the interaction among new financial products appeared at the dawn of the new century, the European banks, and the real estate markets. The sixth section focuses on the dynamics that shaped the financial and real estate market crisis of 2008. In so far as the intertwining between the American financial and European markets were the focal point of the crisis, this section analyses its impact on transatlantic finance and its reaction to it. The seventh section explores the interaction, since 2008, between banking crisis and sovereign debt crisis through the odd case study of the Italian economy. This section provides a snapshot of the Italian pecularities in the European context. Finally, the article rounds off by offering some concluding remarks to better assessing the importance of such relationship.
2023
Questo contributo si propone di sviluppare alcuni nodi della storia finanziaria internazionale assumendo il rapporto tra movimenti internazionali di capitali, mercati immobiliari e ciclo economico, quale strumento di lettura principale. Il secondo paragrafo costituisce una introduzione storica alla relazione tra mercati immobiliari, movimenti transnazionali di capitali e crisi economiche nel Ventesimo secolo per comprendere la rilevanza ermeneutica di tale relazione al fine di mettere a fuoco attori, strumenti finanziari e politiche monetarie protagonisti della crisi che si sviluppa tra 2008 e 2012. Il terzo e il quarto, dopo una breve messa a punto metodologica, collocano nel contesto del trentennio apertosi con la svolta monetarista statunitense del 1979 l’assetto delle relazioni finanziarie internazionali, e i rispettivi attori pubblici e privati, che saranno al centro della grande crisi del 2008-12: dal decennio degli Ottanta, per effetto della svolta monetarista varata dalla Fed, si affermeranno una congerie di nuovi attori istituzionali, in particolare banche di investimento e nuove banche universali che saranno protagoniste nel 2008-12. L’obiettivo è comprendere il nuovo scenario finanziario dei primi anni Ottanta, la sua evoluzione fino alla fine del secolo, le scelte di politica monetaria internazionale. Il quinto paragrafo delinea la triangolazione tra nuovi prodotti finanziari di inizio secolo, banche europee e mercato immobiliare. Il sesto si concentra sulle dinamiche della crisi immobiliare e finanziaria del 2008: giacché essa ebbe il proprio epicentro nei rapporti tra finanza statunitense ed europea, se ne analizza l’impatto sulla finanza transatlantica e le risposte da essa formulate. Il settimo paragrafo esplora il nesso, dopo il 2008, tra crisi bancaria e crisi del debito sovrano attraverso lo strano caso dell’economia italiana. Si cercherà di tracciare le peculiarità del caso italiano nel contesto europeo. Infine, si traggono alcune conclusioni per comprendere la valenza ermeneutica di tale nesso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/222180
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