Dopo una premessa sull’apocope in spagnolo antico, si affronta la questione della regolarità sillabica nella poesia dei secoli XIII e XIV, distinguendo una fase caratterizzata da dialefe obbligatoria e isosillabismo, una da sinalefe e isosillabismo, una da sinalefe e anisosillabismo. Si propone infine che l’anisosillabismo sia un accidente di trasmissione consolidatosi in tradizione: i poeti del XIV secolo avrebbero ricavato dai versi alterati dai copisti (in particolare in seguito al regresso dell’apocope estrema) un sistema metrico che ammetteva l’alternanza eptasillabo/ottosillabo.

Apocope e regolarità sillabica nella poesia spagnola medievale

Marcello Barbato
2023-01-01

Abstract

Dopo una premessa sull’apocope in spagnolo antico, si affronta la questione della regolarità sillabica nella poesia dei secoli XIII e XIV, distinguendo una fase caratterizzata da dialefe obbligatoria e isosillabismo, una da sinalefe e isosillabismo, una da sinalefe e anisosillabismo. Si propone infine che l’anisosillabismo sia un accidente di trasmissione consolidatosi in tradizione: i poeti del XIV secolo avrebbero ricavato dai versi alterati dai copisti (in particolare in seguito al regresso dell’apocope estrema) un sistema metrico che ammetteva l’alternanza eptasillabo/ottosillabo.
2023
9782406146186
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/223564
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