L'articolo si propone di indagare, dal punto di vista psicanalitico, Le Pagine bizzarre di Urmuz come un campo testuale di associazioni interne ove si mettono in azione le tracce significanti depositarie di un segreto, effetti-sintomi di un evento traumatico che si rivelano in forma di enigmatici rebus che resistono al senso. Mediante un paziente lavoro di lettura e di ascolto, è possibile mettere in rapporto il testo con il suo creatore fittizio, e quindi ritagliare uno spazio autobiografico, il luogo cioè che sarà in grado di dar voce all’esperienza “insensata” dello scrivere.

SCRITTURE DALL’ESILIO, LA QUESTIONE DEL NOME. TRA URMUZ E IONESCO: TRANSFERT, TRADUZIONE, SCENE DA UN ROMANZO FAMILIARE

Rotiroti Giovanni Raimondo
2001-01-01

Abstract

L'articolo si propone di indagare, dal punto di vista psicanalitico, Le Pagine bizzarre di Urmuz come un campo testuale di associazioni interne ove si mettono in azione le tracce significanti depositarie di un segreto, effetti-sintomi di un evento traumatico che si rivelano in forma di enigmatici rebus che resistono al senso. Mediante un paziente lavoro di lettura e di ascolto, è possibile mettere in rapporto il testo con il suo creatore fittizio, e quindi ritagliare uno spazio autobiografico, il luogo cioè che sarà in grado di dar voce all’esperienza “insensata” dello scrivere.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/223740
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