La difficoltà maggiore di tradurre la Divina Commedia di Dante Alighieri in un’altra lingua consiste certamente nel rendere quanto più possibile la ricchezza di registri e varianti diatopiche, diastratiche e diafasiche presenti nel poema. La lingua usata da Dante esprime i vari toni del volgare, facendo inoltre uso di vari idiomi, stili e generi letterari anche molto diversi tra loro. Le diverse componenti messe in luce sia a livello fonomorfologico sia a livello lessicale vengono spesso a sedimentarsi in allotropi, voci che, pur risalendo alla medesima origine e conservando il medesimo significato, si presentano differenziate formalmente. L’abbondanza di allotropi costituisce in effetti una prerogativa di grande rilievo della lingua della Commedia. L’articolo, incentrato sul fenomeno dell’allotropia nell’originale italiano, analizza e confronta le soluzioni fornite dai traduttori del XIX secolo: in particolare, Julian Korsak, Antoni Stanisławski, Edward Porębowicz e la traduzione inedita di Józef Ignacy Kraszewski
Tra traducibilità e intraducibilità. L’allotropia dantesca nelle traduzioni polacche dell’Ottocento
Andrea F. De Carlo
2024-01-01
Abstract
La difficoltà maggiore di tradurre la Divina Commedia di Dante Alighieri in un’altra lingua consiste certamente nel rendere quanto più possibile la ricchezza di registri e varianti diatopiche, diastratiche e diafasiche presenti nel poema. La lingua usata da Dante esprime i vari toni del volgare, facendo inoltre uso di vari idiomi, stili e generi letterari anche molto diversi tra loro. Le diverse componenti messe in luce sia a livello fonomorfologico sia a livello lessicale vengono spesso a sedimentarsi in allotropi, voci che, pur risalendo alla medesima origine e conservando il medesimo significato, si presentano differenziate formalmente. L’abbondanza di allotropi costituisce in effetti una prerogativa di grande rilievo della lingua della Commedia. L’articolo, incentrato sul fenomeno dell’allotropia nell’originale italiano, analizza e confronta le soluzioni fornite dai traduttori del XIX secolo: in particolare, Julian Korsak, Antoni Stanisławski, Edward Porębowicz e la traduzione inedita di Józef Ignacy KraszewskiFile | Dimensione | Formato | |
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