Il ritrovamento di una serie di documenti d’archivio inediti ha permesso all’Autore di ricostruire le vicende che portarono alla scoperta nel 1904, da parte dell’Avv. Ernesto Osta, di un gruppo di 36 inumazioni facenti parte del sepolcreto preellenico di Cuma. Grazie ad un elenco redatto il 20 marzo del 1904 a cura dei funzionari del Museo Archeologico nazionale di Napoli che presiedevano a quelle ricerche (I. Dall’Osso e S. Di Blasi) è stato possibile verificare come le associazioni di corredo divulgate da E. Gabrici nella sua monografia su Cuma del 1913 e considerate ancora oggi valide, si rivelino in realtà fallaci sotto molti aspetti. Ciò ha conseguenze piuttosto rilevanti sull’interpretazione e l’inquadramento cronologico delle tombe Osta, dato anche il fatto che esse rappresentarono uno dei perni principali sui quali H. Müller Karpe nel 1959 fondò una parte significativa della sua ricostruzione della sequenza cronologica della prima età del Ferro dell’Italia peninsulare. In questa sede è stata presentata una ricomposizione preliminare dei corredi che risultano maggiormente alterati, rinviando ad un lavoro di più ampio respiro per la discussione di tutti gli aspetti derivanti dalla rilettura di questo complesso funerario. Nizzo Valentino. Nuove acquisizioni sulla fase preellenica di Cuma e sugli scavi di E. Osta.
Nuove acquisizioni sulla fase preellenica di Cuma e sugli scavi di E. Osta
NIZZO, Valentino
2007-01-01
Abstract
Il ritrovamento di una serie di documenti d’archivio inediti ha permesso all’Autore di ricostruire le vicende che portarono alla scoperta nel 1904, da parte dell’Avv. Ernesto Osta, di un gruppo di 36 inumazioni facenti parte del sepolcreto preellenico di Cuma. Grazie ad un elenco redatto il 20 marzo del 1904 a cura dei funzionari del Museo Archeologico nazionale di Napoli che presiedevano a quelle ricerche (I. Dall’Osso e S. Di Blasi) è stato possibile verificare come le associazioni di corredo divulgate da E. Gabrici nella sua monografia su Cuma del 1913 e considerate ancora oggi valide, si rivelino in realtà fallaci sotto molti aspetti. Ciò ha conseguenze piuttosto rilevanti sull’interpretazione e l’inquadramento cronologico delle tombe Osta, dato anche il fatto che esse rappresentarono uno dei perni principali sui quali H. Müller Karpe nel 1959 fondò una parte significativa della sua ricostruzione della sequenza cronologica della prima età del Ferro dell’Italia peninsulare. In questa sede è stata presentata una ricomposizione preliminare dei corredi che risultano maggiormente alterati, rinviando ad un lavoro di più ampio respiro per la discussione di tutti gli aspetti derivanti dalla rilettura di questo complesso funerario. Nizzo Valentino. Nuove acquisizioni sulla fase preellenica di Cuma e sugli scavi di E. Osta.File | Dimensione | Formato | |
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