A pedagogical view, in times of emergency, casts a different light on events, stories and people, sublimating pain and confusion to make them occasions. In the time and space of a house - now seen as home and shelter - new coordinates of inner narration can unravel: a shared fairy tale, the heartbreaking company of an absence; and again, paraphrasing Paul Ricoeur, the difficult journey from memory to forgiveness, patient and tiring experience of deep introspection and valorial fulfilment. Therefore, absence becomes essence, if rediscovered as appeal, possibility: educating to the dimension of narration, of return and forgiveness means to find a horizon of meaning that considers distance as "different proximity"; it means promoting a collateral thought that generates beauty.
Lo sguardo pedagogico, in tempi d’emergenza, proietta una luce diversa su eventi, storie e persone, sublimando dolore e smarrimento fino a renderli occasioni. Nel tempo e nello spazio di una casa – riscoperta dimora e riparo – possono dispiegarsi nuove coordinate di narrazione interiore: una fiaba condivisa, la struggente compagnia di un’assenza; e ancora, parafrasando Paul Ricoeur, il difficile tragitto dal ricordo al perdono, paziente e faticosa esperienza di profonda introspezione e di compimento valoriale. L’assenza diviene essenza, quindi, se si riscopre appello, possibilità: educare alla dimensione del racconto, del ritorno e del perdono vuol dire ritrovare un orizzonte di senso che declini la lontananza come “differente prossimità”; significa promuovere un pensiero collaterale che generi bellezza. Fictio narrativa, dialogo d’intima assenza, coraggio rinnovato nel perdono: questa la triplice ed illimitata prospettiva, per dirla con Maria Zambrano, a donare intensi, inaspettati e meravigliosi chiarori ad una stanca e costretta quotidianità.
Raccontare l’assenza, riscoprire l’essenza. Per una pedagogia dell’estetica collaterale
Leonardo Acone
2021-01-01
Abstract
A pedagogical view, in times of emergency, casts a different light on events, stories and people, sublimating pain and confusion to make them occasions. In the time and space of a house - now seen as home and shelter - new coordinates of inner narration can unravel: a shared fairy tale, the heartbreaking company of an absence; and again, paraphrasing Paul Ricoeur, the difficult journey from memory to forgiveness, patient and tiring experience of deep introspection and valorial fulfilment. Therefore, absence becomes essence, if rediscovered as appeal, possibility: educating to the dimension of narration, of return and forgiveness means to find a horizon of meaning that considers distance as "different proximity"; it means promoting a collateral thought that generates beauty.File | Dimensione | Formato | |
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