Il volume raccoglie i risultati delle ricerche preparatorie per la mostra Artemisia Gentileschi a Napoli (Napoli, Gallerie d’Italia, 2022-2023), del cui catalogo rappresenta un naturale complemento. Sono qui confluiti lavori di approfondimento sulle testimonianze riflesse della personalità e dell’opera dell’artista: dai rapporti tra Artemisia e i contemporanei circoli accademici, che fecero da cassa di risonanza per la fama della pittrice, ai documenti sulla decorazione secentesca della cattedrale di Pozzuoli promossa dal vescovo Martín de León y Cárdenas, a cui la Gentileschi prese parte assieme ai maggiori artisti attivi a Napoli a quel tempo; dal censimento dei dipinti registrati sotto il nome di Artemisia negli inventari notarili napoletani del XVII e del XVIII secolo, a un’inedita descrizione della distrutta San Giovanni dei Fiorentini, che chiama in causa la questione della sepoltura dell’artista nella chiesa della nazione toscana a Napoli, per finire con la pubblicazione integrale dell’incartamento relativo all’acquisto per le collezioni borboniche dell’Annunciazione oggi a Capodimonte, prima opera datata del lungo soggiorno napoletano dell’artista. La pubblicazione intende offrire, così, uno strumento di lavoro e al tempo stesso un punto di riferimento anche per i futuri studi su Artemisia nel contesto del Viceregno spagnolo.
Da Venezia a Napoli. Ancora sugli arrivi di Artemisia e di Giovanna Garzoni
G. Porzio;
2023-01-01
Abstract
Il volume raccoglie i risultati delle ricerche preparatorie per la mostra Artemisia Gentileschi a Napoli (Napoli, Gallerie d’Italia, 2022-2023), del cui catalogo rappresenta un naturale complemento. Sono qui confluiti lavori di approfondimento sulle testimonianze riflesse della personalità e dell’opera dell’artista: dai rapporti tra Artemisia e i contemporanei circoli accademici, che fecero da cassa di risonanza per la fama della pittrice, ai documenti sulla decorazione secentesca della cattedrale di Pozzuoli promossa dal vescovo Martín de León y Cárdenas, a cui la Gentileschi prese parte assieme ai maggiori artisti attivi a Napoli a quel tempo; dal censimento dei dipinti registrati sotto il nome di Artemisia negli inventari notarili napoletani del XVII e del XVIII secolo, a un’inedita descrizione della distrutta San Giovanni dei Fiorentini, che chiama in causa la questione della sepoltura dell’artista nella chiesa della nazione toscana a Napoli, per finire con la pubblicazione integrale dell’incartamento relativo all’acquisto per le collezioni borboniche dell’Annunciazione oggi a Capodimonte, prima opera datata del lungo soggiorno napoletano dell’artista. La pubblicazione intende offrire, così, uno strumento di lavoro e al tempo stesso un punto di riferimento anche per i futuri studi su Artemisia nel contesto del Viceregno spagnolo.File | Dimensione | Formato | |
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