Edmondo De Amicis, inarrivabile ritrattista dell'infanzia, ci dona, con "Cuore", una esemplare e quanto mai puntuale carrellata di personaggi e 'tipi'. Tale panoramica, in un'analisi che si distacca dalle annose questioni riferibili ai pur presenti 'eccessi' sentimentali deamicisiani, ci restituisce un poliedrico caleidoscopio capace di cogliere molte delle variegate sfaccettature del prisma psicologico infantile. L'universo infanzia, declinato nel microcosmo scolastico, viene delineato attraverso una frammentazione che ne scandaglia ogni piccola sfumatura comportamentale, temperamentale, sentimentale, fino ad arrivare a veri e propri 'virtuosismi' descrittivi e narrativi. Ci si riferisce, in particolare, al 'carattere' di Stardi, che apre alla novità del 'sentimento della stima' collegato alla vita ed alle attività della quotidianità scolastica; e si rimanda alla bravura e alla capacità, da parte di Edmondo De Amicis, di 'scomporre' e rielaborare, con sottili sfumature e differenti 'tinte' (da fine ritrattista, appunto), il prototipo del 'primo della classe', di fatto tripartendolo e distribuendone pregi e difetti in una riconfigurazione senza precedenti. Il tutto diviene, attraverso le sagome degli scolari, racconto di scuola e racconto d'infanzia; ovvero narrazione di un mondo fanciullo che lo scrittore cerca di proiettare anche verso orizzonti di solidarietà e fratellanza.
Elogio di Stardi. La scuola di De Amicis tra racconto, personaggi e ‘caratteri’
Leonardo Acone
2018-01-01
Abstract
Edmondo De Amicis, inarrivabile ritrattista dell'infanzia, ci dona, con "Cuore", una esemplare e quanto mai puntuale carrellata di personaggi e 'tipi'. Tale panoramica, in un'analisi che si distacca dalle annose questioni riferibili ai pur presenti 'eccessi' sentimentali deamicisiani, ci restituisce un poliedrico caleidoscopio capace di cogliere molte delle variegate sfaccettature del prisma psicologico infantile. L'universo infanzia, declinato nel microcosmo scolastico, viene delineato attraverso una frammentazione che ne scandaglia ogni piccola sfumatura comportamentale, temperamentale, sentimentale, fino ad arrivare a veri e propri 'virtuosismi' descrittivi e narrativi. Ci si riferisce, in particolare, al 'carattere' di Stardi, che apre alla novità del 'sentimento della stima' collegato alla vita ed alle attività della quotidianità scolastica; e si rimanda alla bravura e alla capacità, da parte di Edmondo De Amicis, di 'scomporre' e rielaborare, con sottili sfumature e differenti 'tinte' (da fine ritrattista, appunto), il prototipo del 'primo della classe', di fatto tripartendolo e distribuendone pregi e difetti in una riconfigurazione senza precedenti. Il tutto diviene, attraverso le sagome degli scolari, racconto di scuola e racconto d'infanzia; ovvero narrazione di un mondo fanciullo che lo scrittore cerca di proiettare anche verso orizzonti di solidarietà e fratellanza.File | Dimensione | Formato | |
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