C'è un Meridione profondo, in Italia, in cui la fanciullezza cresce 'senza scuola'. Un Sud dove le scuole ci sono ma restano avamposti deserti e disperati; luoghi estranei in contesti che ne evidenziano la totale impotenza rispetto ad una deriva sociale che fagocita anime e speranze. Roberto Saviano delinea sagome e profili di bambini e ragazzi che, sempre più spesso, passano dall'infanzia all'adolescenza rifiutando ogni canale formativo minimamente valoriale e consegnandosi alle uniche scuole che riconoscono: la strada e la violenza. Narrazione pedagogica e di denuncia, la pagina di Saviano diventa testimonianza di un 'Sud dell'infanzia' da salvare ad ogni costo.
A "scuola di violenza". I bambini delle paranze di Saviano e la narrazione della fanciullezza perduta
Leonardo Acone
2019-01-01
Abstract
C'è un Meridione profondo, in Italia, in cui la fanciullezza cresce 'senza scuola'. Un Sud dove le scuole ci sono ma restano avamposti deserti e disperati; luoghi estranei in contesti che ne evidenziano la totale impotenza rispetto ad una deriva sociale che fagocita anime e speranze. Roberto Saviano delinea sagome e profili di bambini e ragazzi che, sempre più spesso, passano dall'infanzia all'adolescenza rifiutando ogni canale formativo minimamente valoriale e consegnandosi alle uniche scuole che riconoscono: la strada e la violenza. Narrazione pedagogica e di denuncia, la pagina di Saviano diventa testimonianza di un 'Sud dell'infanzia' da salvare ad ogni costo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.