Integrated morphometric, granulometric, and morphoscopic analyses and environmental surveys of six beaches selected from thirty, with different characteristics and lengths ranging from a few to several tens of meters, were carried out since 2019. These sensitive transition environments between sea and land undergo bureaucratic and operational management in mutual transition between many institutions, from central to local, which often results in delayed interventions. The comparison and interpretation of the data and results allowed to outline the main morphosedimentary and geomorphological characters of these beaches, to obtain a modern morpho-typological classification including biotic and anthropogenic elements. These urban beaches can be equated in physiography and sedimentological features to pocket beaches or intermediate types between those and predominantly sandy tombolo, salient and beaches at the cliff foot. Since pocket beaches are the favorite of bathers for their beauty due to high-morphological waterscape variability, they are subject to intense anthropogenic pressure. Current erosion in these artificial environments is less intense than occurring on large natural littorals of alluvial or minor coastal plains but is relevant concerning the limited width and massive seasonal tourist pressure. Urban beaches register a high-risk factor when tourist settlements occupy the backshore. They constitute a natural buffer against undermining the behind cliff foot by storm waves. Consequently, the cliff is sheltered and becomes inactive. Sea waves could trigger cliff collapses or seriously damage urban structures on them. Considering the importance that urban beaches have both for a tourist-recreational issue and the safeguard of the cliff and buildings, it is necessary to protect them. Appropriate policies include proper management and targeted removal of the clay material, macroplastics, microplastics, and microfibers massed by waves, sea currents, and wind, as well as from incorrect behavior by users.

La ricerca verte sullo studio delle spiagge urbane di Napoli, Italia. Sono stati svolti rilevamenti ed analisi ambientali integrate morfometriche, granulometriche e morfoscopiche di sei spiagge urbane selezionate tra trenta, con caratteristiche diverse e lunghezza da pochi ad alcune decine di metri. Questi sensibili ambienti di transizione tra mare e terra soffrono di una gestione burocratica e operativa in mutua transizione tra molti stakeholder, da quelli centrali ai locali, che spesso ritardano gli interventi. La comparazione ed interpretazione di dati e risultati ha permesso di delineare i principali caratteri morfosedimentari e geomorfologici per una moderna classificazione morfotipologica che include anche elementi biotici ed antropogenici. Queste spiagge urbane si possono equiparare per fisiografia ed aspetti sedimentologici a pocket beach o tipi intermedi tra queste e tomboli o cuspidi perlopiù sabbiosi e spiagge al piede di falesia. Poiché le pocket beach sono preferite dai bagnati per la loro bellezza dovuta ad un’alta variabilità morfologica del paesaggio costiero, sono soggette a stress di genesi antropica elevato. I processi erosivi in atto, seppure meno intensi di quelli dei grandi litorali che orlano le pianure alluvionali o costiere minori, sono rilevanti in relazione all'ampiezza limitata delle spiagge urbane e alla forte pressione turistica stagionale. Queste spiagge registrano un fattore di rischio elevato quando gli insediamenti turistici occupano la zona di retrospiaggia. Inoltre, costituiscono una barriera naturale contro lo scalzamento al piede della retrostante falesia operato dalle mareggiate, che così diviene inattiva. Le onde marine potrebbero innescare crolli della falesia o arrecare gravi danni alle strutture che vi fondano. Data l’importanza che hanno le spiagge urbane per motivi turistico-ricreativi, salvaguardia di falesia e strutture antropiche, è necessario tutelarle mediante una corretta gestione e rimozione mirata dei materiali fittili, macroplastiche, microplastiche e microfibre depositati da onde, correnti marine e vento, nonché a causa del comportamento scorretto dell'utenza.

Environmental and geomorphic aspects of urban beaches of Naples, southern Italy

Eleonora Guadagno
Writing – Original Draft Preparation
;
2023-01-01

Abstract

Integrated morphometric, granulometric, and morphoscopic analyses and environmental surveys of six beaches selected from thirty, with different characteristics and lengths ranging from a few to several tens of meters, were carried out since 2019. These sensitive transition environments between sea and land undergo bureaucratic and operational management in mutual transition between many institutions, from central to local, which often results in delayed interventions. The comparison and interpretation of the data and results allowed to outline the main morphosedimentary and geomorphological characters of these beaches, to obtain a modern morpho-typological classification including biotic and anthropogenic elements. These urban beaches can be equated in physiography and sedimentological features to pocket beaches or intermediate types between those and predominantly sandy tombolo, salient and beaches at the cliff foot. Since pocket beaches are the favorite of bathers for their beauty due to high-morphological waterscape variability, they are subject to intense anthropogenic pressure. Current erosion in these artificial environments is less intense than occurring on large natural littorals of alluvial or minor coastal plains but is relevant concerning the limited width and massive seasonal tourist pressure. Urban beaches register a high-risk factor when tourist settlements occupy the backshore. They constitute a natural buffer against undermining the behind cliff foot by storm waves. Consequently, the cliff is sheltered and becomes inactive. Sea waves could trigger cliff collapses or seriously damage urban structures on them. Considering the importance that urban beaches have both for a tourist-recreational issue and the safeguard of the cliff and buildings, it is necessary to protect them. Appropriate policies include proper management and targeted removal of the clay material, macroplastics, microplastics, and microfibers massed by waves, sea currents, and wind, as well as from incorrect behavior by users.
2023
La ricerca verte sullo studio delle spiagge urbane di Napoli, Italia. Sono stati svolti rilevamenti ed analisi ambientali integrate morfometriche, granulometriche e morfoscopiche di sei spiagge urbane selezionate tra trenta, con caratteristiche diverse e lunghezza da pochi ad alcune decine di metri. Questi sensibili ambienti di transizione tra mare e terra soffrono di una gestione burocratica e operativa in mutua transizione tra molti stakeholder, da quelli centrali ai locali, che spesso ritardano gli interventi. La comparazione ed interpretazione di dati e risultati ha permesso di delineare i principali caratteri morfosedimentari e geomorfologici per una moderna classificazione morfotipologica che include anche elementi biotici ed antropogenici. Queste spiagge urbane si possono equiparare per fisiografia ed aspetti sedimentologici a pocket beach o tipi intermedi tra queste e tomboli o cuspidi perlopiù sabbiosi e spiagge al piede di falesia. Poiché le pocket beach sono preferite dai bagnati per la loro bellezza dovuta ad un’alta variabilità morfologica del paesaggio costiero, sono soggette a stress di genesi antropica elevato. I processi erosivi in atto, seppure meno intensi di quelli dei grandi litorali che orlano le pianure alluvionali o costiere minori, sono rilevanti in relazione all'ampiezza limitata delle spiagge urbane e alla forte pressione turistica stagionale. Queste spiagge registrano un fattore di rischio elevato quando gli insediamenti turistici occupano la zona di retrospiaggia. Inoltre, costituiscono una barriera naturale contro lo scalzamento al piede della retrostante falesia operato dalle mareggiate, che così diviene inattiva. Le onde marine potrebbero innescare crolli della falesia o arrecare gravi danni alle strutture che vi fondano. Data l’importanza che hanno le spiagge urbane per motivi turistico-ricreativi, salvaguardia di falesia e strutture antropiche, è necessario tutelarle mediante una corretta gestione e rimozione mirata dei materiali fittili, macroplastiche, microplastiche e microfibre depositati da onde, correnti marine e vento, nonché a causa del comportamento scorretto dell'utenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/226720
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