Irriverenti, dissacranti, demenziali e politicamente scorretti gli Squallor hanno certamente segnato la musica italiana e, più in generale, la cultura pop del nostro paese. Gruppo musicale sui generis, oltre a non essersi mai esibito in pubblico, l’ensemble esprime una composizione e un’estrazione particolarissime. Nata nel 1971, la formazione è costituita da Totò Savio (chitarrista, compositore e arrangiatore che ha firmato successi come "Maledetta primavera", "Erba di casa mia", "Se bruciasse la città", "Cuore matto"), Giancarlo Bigazzi (paroliere tra i più noti e autore per Massimo Ranieri, Caterina Caselli, Gianni Bella, Umberto Tozzi, Marco Masini), Daniele Pace (autore di alcuni dei testi più rappresentativi della discografia di Orietta Berti, Ricchi e Poveri, Pupo, Loredana Bertè) e Alfredo Cerruti (produttore discografico e direttore artistico di etichette come CBS, CGD, Ricordi). All’interno della quasi totalità del repertorio che vede protagonista Cerruti è possibile rintracciare la presenza di strategie narrative collegabili a quelle teatrali. Siamo infatti di fronte ad una “drammaturgia riferita” della canzone i cui elementi compositivi sono: l’affabulazione, la presenza di uno o più personaggi, uno sviluppo del racconto affidato a monologhi o dialoghi
Teatralità, drammaturgia e personaggio nella discografia degli Squallor
Margiotta, Salvatore
2024-01-01
Abstract
Irriverenti, dissacranti, demenziali e politicamente scorretti gli Squallor hanno certamente segnato la musica italiana e, più in generale, la cultura pop del nostro paese. Gruppo musicale sui generis, oltre a non essersi mai esibito in pubblico, l’ensemble esprime una composizione e un’estrazione particolarissime. Nata nel 1971, la formazione è costituita da Totò Savio (chitarrista, compositore e arrangiatore che ha firmato successi come "Maledetta primavera", "Erba di casa mia", "Se bruciasse la città", "Cuore matto"), Giancarlo Bigazzi (paroliere tra i più noti e autore per Massimo Ranieri, Caterina Caselli, Gianni Bella, Umberto Tozzi, Marco Masini), Daniele Pace (autore di alcuni dei testi più rappresentativi della discografia di Orietta Berti, Ricchi e Poveri, Pupo, Loredana Bertè) e Alfredo Cerruti (produttore discografico e direttore artistico di etichette come CBS, CGD, Ricordi). All’interno della quasi totalità del repertorio che vede protagonista Cerruti è possibile rintracciare la presenza di strategie narrative collegabili a quelle teatrali. Siamo infatti di fronte ad una “drammaturgia riferita” della canzone i cui elementi compositivi sono: l’affabulazione, la presenza di uno o più personaggi, uno sviluppo del racconto affidato a monologhi o dialoghiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.