Il presente volume è un viaggio attraverso il panorama letterario della Romania, che comincia con una prospettiva storica e critica fornita da tre illustri critici della letteratura, che hanno avuto una grossa rilevanza nel mondo accademico romeno e internazionale. La traduzione in italiano dei loro studi che proponiamo in questo volume ha lo scopo di guidare il lettore attraverso le intricate strade dell’avanguardia romena nella prima metà del Novecento. In ordine di apparizione troveremo dunque Ion Pop, professore emerito all’Università "Babeş-Bolyai” di Cluj-Napoca, che si è occupato di Lucian Blaga, Ilarie Voronca, Nichita Stănescu, Gellu Naum, e in generale delle avanguardie letterarie in Romania. Il suo studio è infatti dedicato all’avanguardia romena e ai punti di riferimento nell’universo immaginario. Il secondo autore è Corin Braga, che insegna alla Facoltà di Lettere dell’Università di "Babeş-Bolyai" di Cluj-Napoca, ed è direttore del Centro di Ricerca sull’Immaginario presso la stessa università. Il suo contributo che appare in questo volume è dedicato allo scrittore romeno Urmuz, pubblicato in una versione leggermente modificata nel suo libro, Psihobiografii (Psicobiografie), che raccoglie una serie di analisi ispirate al metodo della psicoanalisi, dedicati alle personalità di diversi scrittori, non soltanto romeni. Sulla base della biografia e delle opere di Urmuz, l’autore porta qui in superficie i meccanismi immaginari che hanno operato nella sua scrittura. Il terzo studioso è il critico, storico letterario e saggista, Dan Gulea. Il suo lavoro presente in questo volume è tratto dal suo libro Domni, tovarăși, camarazi. O evoluție a avangardei române (Signori, compagni, camerati. Un’evoluzione dell’avanguardia romena) del 2007. Si tratta un’analisi bourdieusiana della cultura romena tra le due guerre. In particolare questo lavoro affronta il tema del modernismo romeno, da quello socialista a quello liberale, spaziando anche sul tema del mecenatismo e dell’accademismo nazionalista e conservatore. Inoltre, come tutti i numeri dei Quaderni Criterion, anche questo intende dedicare dello spazio alla poesia romena, in particolare qui si vogliono rendere noti in lingua italiana i versi di quattro autori romeni contemporanei conosciuti anche nello scenario della letteratura europea, grazie alla traduzione in diverse lingue delle loro opere. Nella fattispecie si pubblicano qui alcune poesie di: 1) Dinu Flamând, che oltre ad essere poeta è anche saggista, giornalista, traduttore e commentatore politico per la stampa romena e internazionale. È membro fondatore della rivista «Echinox», con la quale ha segnato numerose generazioni di scrittori. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in vari paesi: Spagna, Francia, Messico, Portogallo, Germania, Cile, Honduras, Colombia, Macedonia del Nord, Grecia, Israele, ecc., e i suoi versi sono stati definiti come "uno specchio elegiaco della storia”, dove ogni suo componimento ha qualcosa che ricorda "uno scavo archeologico, poiché tiene conto, in ogni momento, di tutti gli strati del tempo che si sovrappongono” . 2) Emil Nicolae, che è anche scrittore, critico, storico dell'arte, giornalista, museografo, e traduttore. Il suo percorso professionale si è principalmente svolto su quattro piani: creazione letteraria, museografia, ricerca letteraria e arti visive, e giornalismo culturale. Collabora con università, musei e gallerie d'arte, riviste di cultura, televisioni e radio nazionali. Dal 2010 è caporedattore della rivista di letteratura e arti “Conta”. 3) Passionaria Stoicescu è poetessa, prosatrice, scrittrice di letteratura per ragazzi, traduttrice, membro dell’Unione degli Scrittori Romeni (1976). Ha ricevuto diversi premi letterari e culturali. Le sue opere sono state tradotte in russo, bielorusso, polacco, greco, albanese, spagnolo e inglese. È presente nei manuali scolastici delle scuole elementari con le sue poesie e le sue prose. 4) Sterian Vicol, membro dell’Unione degli Scrittori Romeni che ha ricevuto molti premi e riconoscimenti culturali, fondando tra il 1991 e il 2022 la rivista "Porto-Franco”. Questo volume si rivela dunque essere un percorso eterogeneo e inedito sulle profondità della creatività letteraria di questo affascinante paese. Attraverso la guida di eminenti studiosi infatti si scoprono qui le influenze e i contributi che hanno plasmato la letteratura romena e si possono apprezzare le voci uniche e caratterizzanti di alcuni autori presenti nell’attuale panorama lirico, offrendo al lettore un’esperienza poetica che si snoda tra riflessioni sull’archeologia della storia, sulla creatività letteraria e sulla ricchezza delle emozioni umane. Dimostrando come la Romania abbia una presenza rilevante nel mondo delle lettere europee, quest’esplorazione non è dunque soltanto un tributo alla sua ricca eredità letteraria, ma è anche uno sguardo attento al presente e al futuro di nuove opere e nuovi autori che confemano tale presenza al di là dei confini orientali.
Nuovi Quaderni di Criterion Rivista di cultura universale e di dialogo interculturale III (2023), 5-6
Irma Maria Grazia
2023-01-01
Abstract
Il presente volume è un viaggio attraverso il panorama letterario della Romania, che comincia con una prospettiva storica e critica fornita da tre illustri critici della letteratura, che hanno avuto una grossa rilevanza nel mondo accademico romeno e internazionale. La traduzione in italiano dei loro studi che proponiamo in questo volume ha lo scopo di guidare il lettore attraverso le intricate strade dell’avanguardia romena nella prima metà del Novecento. In ordine di apparizione troveremo dunque Ion Pop, professore emerito all’Università "Babeş-Bolyai” di Cluj-Napoca, che si è occupato di Lucian Blaga, Ilarie Voronca, Nichita Stănescu, Gellu Naum, e in generale delle avanguardie letterarie in Romania. Il suo studio è infatti dedicato all’avanguardia romena e ai punti di riferimento nell’universo immaginario. Il secondo autore è Corin Braga, che insegna alla Facoltà di Lettere dell’Università di "Babeş-Bolyai" di Cluj-Napoca, ed è direttore del Centro di Ricerca sull’Immaginario presso la stessa università. Il suo contributo che appare in questo volume è dedicato allo scrittore romeno Urmuz, pubblicato in una versione leggermente modificata nel suo libro, Psihobiografii (Psicobiografie), che raccoglie una serie di analisi ispirate al metodo della psicoanalisi, dedicati alle personalità di diversi scrittori, non soltanto romeni. Sulla base della biografia e delle opere di Urmuz, l’autore porta qui in superficie i meccanismi immaginari che hanno operato nella sua scrittura. Il terzo studioso è il critico, storico letterario e saggista, Dan Gulea. Il suo lavoro presente in questo volume è tratto dal suo libro Domni, tovarăși, camarazi. O evoluție a avangardei române (Signori, compagni, camerati. Un’evoluzione dell’avanguardia romena) del 2007. Si tratta un’analisi bourdieusiana della cultura romena tra le due guerre. In particolare questo lavoro affronta il tema del modernismo romeno, da quello socialista a quello liberale, spaziando anche sul tema del mecenatismo e dell’accademismo nazionalista e conservatore. Inoltre, come tutti i numeri dei Quaderni Criterion, anche questo intende dedicare dello spazio alla poesia romena, in particolare qui si vogliono rendere noti in lingua italiana i versi di quattro autori romeni contemporanei conosciuti anche nello scenario della letteratura europea, grazie alla traduzione in diverse lingue delle loro opere. Nella fattispecie si pubblicano qui alcune poesie di: 1) Dinu Flamând, che oltre ad essere poeta è anche saggista, giornalista, traduttore e commentatore politico per la stampa romena e internazionale. È membro fondatore della rivista «Echinox», con la quale ha segnato numerose generazioni di scrittori. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in vari paesi: Spagna, Francia, Messico, Portogallo, Germania, Cile, Honduras, Colombia, Macedonia del Nord, Grecia, Israele, ecc., e i suoi versi sono stati definiti come "uno specchio elegiaco della storia”, dove ogni suo componimento ha qualcosa che ricorda "uno scavo archeologico, poiché tiene conto, in ogni momento, di tutti gli strati del tempo che si sovrappongono” . 2) Emil Nicolae, che è anche scrittore, critico, storico dell'arte, giornalista, museografo, e traduttore. Il suo percorso professionale si è principalmente svolto su quattro piani: creazione letteraria, museografia, ricerca letteraria e arti visive, e giornalismo culturale. Collabora con università, musei e gallerie d'arte, riviste di cultura, televisioni e radio nazionali. Dal 2010 è caporedattore della rivista di letteratura e arti “Conta”. 3) Passionaria Stoicescu è poetessa, prosatrice, scrittrice di letteratura per ragazzi, traduttrice, membro dell’Unione degli Scrittori Romeni (1976). Ha ricevuto diversi premi letterari e culturali. Le sue opere sono state tradotte in russo, bielorusso, polacco, greco, albanese, spagnolo e inglese. È presente nei manuali scolastici delle scuole elementari con le sue poesie e le sue prose. 4) Sterian Vicol, membro dell’Unione degli Scrittori Romeni che ha ricevuto molti premi e riconoscimenti culturali, fondando tra il 1991 e il 2022 la rivista "Porto-Franco”. Questo volume si rivela dunque essere un percorso eterogeneo e inedito sulle profondità della creatività letteraria di questo affascinante paese. Attraverso la guida di eminenti studiosi infatti si scoprono qui le influenze e i contributi che hanno plasmato la letteratura romena e si possono apprezzare le voci uniche e caratterizzanti di alcuni autori presenti nell’attuale panorama lirico, offrendo al lettore un’esperienza poetica che si snoda tra riflessioni sull’archeologia della storia, sulla creatività letteraria e sulla ricchezza delle emozioni umane. Dimostrando come la Romania abbia una presenza rilevante nel mondo delle lettere europee, quest’esplorazione non è dunque soltanto un tributo alla sua ricca eredità letteraria, ma è anche uno sguardo attento al presente e al futuro di nuove opere e nuovi autori che confemano tale presenza al di là dei confini orientali.File | Dimensione | Formato | |
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