This article focuses on the intrinsic relationship between linguistic ambiguities and wordplay in its broad sense (including puns, verbal play, spoonerisms, and related forms). Humor generated by ambiguity violates an important rule of language use, which is communicating as clearly as possible. The use of an ambiguous and allusive language (ambiguity at phonological, graphological, morphological, lexical and syntactic levels), which says and does not say (through rhetorical figures such as metaphor, nonsense, double meaning, misunderstanding, intensification or mitigation, etc.), is an important aspect of humorous production.

Questo articolo esplora il rapporto intrinseco tra ambiguità linguistiche e giochi di parole, intesi in senso ampio (freddure, motti di spirito, bisticci verbali, ecc.). L’umorismo generato da tali ambiguità infrange una delle regole fondamentali dell’uso linguistico: quella di comunicare in modo chiaro e trasparente. Il ricorso a un linguaggio ambiguo e allusivo—che può manifestarsi a livello fonologico, grafologico, morfologico, lessicale e sintattico—e che al contempo afferma e cela, tramite figure retoriche come metafora, non senso, doppio senso, equivoco, intensificazione o attenuazione delle idee espresse, rappresenta un tratto distintivo della produzione umoristica.

Analisi linguistica dei giochi di parole

LE THUY HIEN
2019-01-01

Abstract

This article focuses on the intrinsic relationship between linguistic ambiguities and wordplay in its broad sense (including puns, verbal play, spoonerisms, and related forms). Humor generated by ambiguity violates an important rule of language use, which is communicating as clearly as possible. The use of an ambiguous and allusive language (ambiguity at phonological, graphological, morphological, lexical and syntactic levels), which says and does not say (through rhetorical figures such as metaphor, nonsense, double meaning, misunderstanding, intensification or mitigation, etc.), is an important aspect of humorous production.
2019
Questo articolo esplora il rapporto intrinseco tra ambiguità linguistiche e giochi di parole, intesi in senso ampio (freddure, motti di spirito, bisticci verbali, ecc.). L’umorismo generato da tali ambiguità infrange una delle regole fondamentali dell’uso linguistico: quella di comunicare in modo chiaro e trasparente. Il ricorso a un linguaggio ambiguo e allusivo—che può manifestarsi a livello fonologico, grafologico, morfologico, lessicale e sintattico—e che al contempo afferma e cela, tramite figure retoriche come metafora, non senso, doppio senso, equivoco, intensificazione o attenuazione delle idee espresse, rappresenta un tratto distintivo della produzione umoristica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/229000
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