Questo saggio propone una lettura della cinematografia di Quentin Tarantino inquadrandone innanzitutto il carattere intensamente transmediale e intermediale, partendo da un’analisi della sua messa in scena, attraverso il cinema, del medium televisivo, di diverse forme di scrittura, e del corpo sia performante che violentemente e indelebilmente segnato. A partire da questa disamina, il saggio porta poi avanti una riflessione sull’opera di Tarantino come intreccio di mondi finzionali che, se da un lato si ricollegano l’uno all’altro secondo una logica di richiami interni, dall’altro sono rivolti verso il mondo esterno, il mondo reale, sia mettendo in campo questioni politicamente controverse che ripensando narrazioni consolidate, anche attraverso strategie controfattuali/allostoriche. I mondi diversi, reali e finzionali, che si intrecciano in maniera labirintica nell’opera di Tarantino devono molto al modello letterario di Jorge Luis Borges; questa scelta strutturale, a sua volta, è uno dei fattori che pongono l’opera tarantiniana in dialogo continuo e aperto con una dimensione mondana, storico-etico-politica.

Fuori dal labirinto, dove? Il “cinema parziale” di Quentin Tarantino

Serena Fusco
2024-01-01

Abstract

Questo saggio propone una lettura della cinematografia di Quentin Tarantino inquadrandone innanzitutto il carattere intensamente transmediale e intermediale, partendo da un’analisi della sua messa in scena, attraverso il cinema, del medium televisivo, di diverse forme di scrittura, e del corpo sia performante che violentemente e indelebilmente segnato. A partire da questa disamina, il saggio porta poi avanti una riflessione sull’opera di Tarantino come intreccio di mondi finzionali che, se da un lato si ricollegano l’uno all’altro secondo una logica di richiami interni, dall’altro sono rivolti verso il mondo esterno, il mondo reale, sia mettendo in campo questioni politicamente controverse che ripensando narrazioni consolidate, anche attraverso strategie controfattuali/allostoriche. I mondi diversi, reali e finzionali, che si intrecciano in maniera labirintica nell’opera di Tarantino devono molto al modello letterario di Jorge Luis Borges; questa scelta strutturale, a sua volta, è uno dei fattori che pongono l’opera tarantiniana in dialogo continuo e aperto con una dimensione mondana, storico-etico-politica.
2024
978-8-869-48286-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/229940
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