In che misura la modernità politica che oggi tramonta aveva veramente partorito quella realtà forte e ordinante, idealtipicamente definita "Stato moderno", in cui la res publica emerge come orizzonte di dominio proprio del politico, pubblico in quanto autonomo e sovrano rispetto alla società? O lo Stato è forse un mito, una promessa non mantenuta della modernità? O forse lo Stato era ed è un oggetto più complesso, un costrutto più fragile di quanto si era tradizionalmente immaginato? Queste sono tra le principali domande (non certo le sole) che gli autori di questo libro si pongono e a cui cercano di dare risposta.

Premessa

G. Cappelli;O. Cappelli
2020-01-01

Abstract

In che misura la modernità politica che oggi tramonta aveva veramente partorito quella realtà forte e ordinante, idealtipicamente definita "Stato moderno", in cui la res publica emerge come orizzonte di dominio proprio del politico, pubblico in quanto autonomo e sovrano rispetto alla società? O lo Stato è forse un mito, una promessa non mantenuta della modernità? O forse lo Stato era ed è un oggetto più complesso, un costrutto più fragile di quanto si era tradizionalmente immaginato? Queste sono tra le principali domande (non certo le sole) che gli autori di questo libro si pongono e a cui cercano di dare risposta.
2020
978-88-6719-194-9
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