La performance del teatro classico greco si distingue da ogni altra performance in quanto risponde a norme altamente convenzionali: la scenografia è minimale, le indicazioni registiche integrate nel testo, le interazioni fisiche tra gli attori sulla scena ridotte al minimo. La tenuta emotiva dell'intera rappresentazione, il suo svolgimento narrativo e la capacità di far immedesimare gli spettatori nella vicenda vengono interamente affidati alla facoltà evocativa del linguaggio, che costituisce il vero asse portante della messa in scena. Tali caratteristiche conferiscono alla lingua scenica una qualità altamente performativa che si esprime nelle sue componenti morfologiche e semantiche. Il piano linguistico e quello fattuale sono connessi: 'dire' una cosa sulla scena ateniese equivale a compierla. Questa specifica modalità comunicativa del teatro antico può essere analizzata alla luce della teoria linguistica degli speech acts, formulata da Austin e Searle, secondo la quale alcune entità frasali, nel momento stesso in cui sono pronunciate, 'producono azioni'. In questo lavoro si procede, in via esemplificativa, all'analisi della grammatica performativa delle Baccanti di Euripide, che presenta un congruo numero di attestazioni di atti verbali in considerazione del suo particolare statuto di tragedia metateatrale, in cui il gioco di verità e finzione del dio che si presenta sotto le mentite spoglie dello straniero entra in relazione con l'azione meta-performativa del coro.
La lingua scenica come atto linguistico: un’analisi delle Baccanti di Euripide
Maria Arpaia
2018-01-01
Abstract
La performance del teatro classico greco si distingue da ogni altra performance in quanto risponde a norme altamente convenzionali: la scenografia è minimale, le indicazioni registiche integrate nel testo, le interazioni fisiche tra gli attori sulla scena ridotte al minimo. La tenuta emotiva dell'intera rappresentazione, il suo svolgimento narrativo e la capacità di far immedesimare gli spettatori nella vicenda vengono interamente affidati alla facoltà evocativa del linguaggio, che costituisce il vero asse portante della messa in scena. Tali caratteristiche conferiscono alla lingua scenica una qualità altamente performativa che si esprime nelle sue componenti morfologiche e semantiche. Il piano linguistico e quello fattuale sono connessi: 'dire' una cosa sulla scena ateniese equivale a compierla. Questa specifica modalità comunicativa del teatro antico può essere analizzata alla luce della teoria linguistica degli speech acts, formulata da Austin e Searle, secondo la quale alcune entità frasali, nel momento stesso in cui sono pronunciate, 'producono azioni'. In questo lavoro si procede, in via esemplificativa, all'analisi della grammatica performativa delle Baccanti di Euripide, che presenta un congruo numero di attestazioni di atti verbali in considerazione del suo particolare statuto di tragedia metateatrale, in cui il gioco di verità e finzione del dio che si presenta sotto le mentite spoglie dello straniero entra in relazione con l'azione meta-performativa del coro.File | Dimensione | Formato | |
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