La tecnica fabulatoria del cunto siciliano può dirsi, in nuce, una sintesi integrata tra le modalità esecutive aediche e quelle rapsodiche. Da un lato, infatti, la recitazione del cunto mutua le tecniche compositive dall’aedo omerico, inserendosi a pieno titolo tra le modalità della composition in performance; d’altro canto, invece, mostra di aver ereditato in pieno l’attitudine mimetica e performativa tipica del rapsodo. La materia epico-cavalleresca, infatti, costituisce quel deposito tradizionale di storie e di modelli valoriali che il cuntista, da vero intellettuale popolare, si assume il compito di divulgare, per tramandare e consolidare, come avveniva per il poeta antico, la memoria collettiva della sua comunità. La tecnica compositiva del cunto rispetta i principi compositivi di ogni narrazione orale che intenda essere fortemente conservativa nell’ambito del proprio patrimonio linguistico e contenutistico, ma anche estremamente duttile per adattarsi al contesto esecutivo. Nell’adattare la vicenda mitica al suo uditorio, Cuticchio procede verso una sorta di semplificazione dei modelli espressivi greci, eliminando tutti gli elementi retorici caratteristici di una comunicazione arcaica, abituata ad una percezione esclusivamente orale del testo, e sorvolando sui valori troppo strettamente connessi alla civiltà dell’onore e della vergogna, ormai desueti per la contemporaneità.
L’epica orale dei giorni nostri. Tecnologie della voce e immagini mentali nell’esecuzione dell’aedo-cuntista Mimmo Cuticchio
Maria Arpaia
2015-01-01
Abstract
La tecnica fabulatoria del cunto siciliano può dirsi, in nuce, una sintesi integrata tra le modalità esecutive aediche e quelle rapsodiche. Da un lato, infatti, la recitazione del cunto mutua le tecniche compositive dall’aedo omerico, inserendosi a pieno titolo tra le modalità della composition in performance; d’altro canto, invece, mostra di aver ereditato in pieno l’attitudine mimetica e performativa tipica del rapsodo. La materia epico-cavalleresca, infatti, costituisce quel deposito tradizionale di storie e di modelli valoriali che il cuntista, da vero intellettuale popolare, si assume il compito di divulgare, per tramandare e consolidare, come avveniva per il poeta antico, la memoria collettiva della sua comunità. La tecnica compositiva del cunto rispetta i principi compositivi di ogni narrazione orale che intenda essere fortemente conservativa nell’ambito del proprio patrimonio linguistico e contenutistico, ma anche estremamente duttile per adattarsi al contesto esecutivo. Nell’adattare la vicenda mitica al suo uditorio, Cuticchio procede verso una sorta di semplificazione dei modelli espressivi greci, eliminando tutti gli elementi retorici caratteristici di una comunicazione arcaica, abituata ad una percezione esclusivamente orale del testo, e sorvolando sui valori troppo strettamente connessi alla civiltà dell’onore e della vergogna, ormai desueti per la contemporaneità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.