Nella poesia di Friedrich Hölderlin la descrizione dello spazio ricopre un ruolo poetico rilevante. Esso costituisce lo scenario in cui miti, immagini, azioni si manifestano, acquistando consistenza e spessore in relazione ai riferimenti paesaggistici più o meno circoscritti. Il movimento polare che attraversa le opere hölderliniane tra la primigenia cultura greca e quella moderna tedesca si può rintracciare nell’alternanza dei luoghi rappresentati, che vanno dalla Grecia moderna di Iperione a quella classica degli antichi miti, fino ad arrivare alle descrizioni particolareggiate dei paesaggi più familiari della Germania. I legami che Hölderlin instaura tra creazione letteraria e luogo geografico sono caratterizzati da una doppia stratificazione culturale. Lo spazio che fa da sfondo alle sue opere è costantemente innervato da forze opposte, attraversato da una dialettica perenne e circolare tra la proiezione utopica del passato classico e il frustrante ritorno al presente. L’incontro tra la cultura greca, archetipo perfetto di civiltà e di poesia, e il mondo moderno, immerso nel caotico e imperfetto divenire, è necessariamente conflittuale e destinato a naufragare nell’ostilità dell’epoca moderna, da troppo tempo abituata a vivere senza dèi. L’analisi dei luoghi e degli spostamenti dei personaggi hölderliniani, lungo l’arco temporale che va dalla scrittura del romanzo fino alla produzione degli inni all’inizio del secolo diciannovesimo, consente di disegnare una sorta di mappa dinamica che conferisce una consistenza quasi visiva ai rapporti tra oriente classico ed occidente moderno.

Geo-Grafie immaginarie. Una mappa tra memoria e futuro: Friedrich Hölderlin

Maria Arpaia
2013-01-01

Abstract

Nella poesia di Friedrich Hölderlin la descrizione dello spazio ricopre un ruolo poetico rilevante. Esso costituisce lo scenario in cui miti, immagini, azioni si manifestano, acquistando consistenza e spessore in relazione ai riferimenti paesaggistici più o meno circoscritti. Il movimento polare che attraversa le opere hölderliniane tra la primigenia cultura greca e quella moderna tedesca si può rintracciare nell’alternanza dei luoghi rappresentati, che vanno dalla Grecia moderna di Iperione a quella classica degli antichi miti, fino ad arrivare alle descrizioni particolareggiate dei paesaggi più familiari della Germania. I legami che Hölderlin instaura tra creazione letteraria e luogo geografico sono caratterizzati da una doppia stratificazione culturale. Lo spazio che fa da sfondo alle sue opere è costantemente innervato da forze opposte, attraversato da una dialettica perenne e circolare tra la proiezione utopica del passato classico e il frustrante ritorno al presente. L’incontro tra la cultura greca, archetipo perfetto di civiltà e di poesia, e il mondo moderno, immerso nel caotico e imperfetto divenire, è necessariamente conflittuale e destinato a naufragare nell’ostilità dell’epoca moderna, da troppo tempo abituata a vivere senza dèi. L’analisi dei luoghi e degli spostamenti dei personaggi hölderliniani, lungo l’arco temporale che va dalla scrittura del romanzo fino alla produzione degli inni all’inizio del secolo diciannovesimo, consente di disegnare una sorta di mappa dinamica che conferisce una consistenza quasi visiva ai rapporti tra oriente classico ed occidente moderno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/235542
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