Nei due straordinari romanzi di Cyrano de Bergerac, L’Autre Monde ou les Etats ou Empires de la Lune e Histoire comique des Etats ou Empires du Soleil, che anticipano la moderna science fiction, il protagonista compie un viaggio interplanetario che ha illustri precedenti: da Luciano di Samosata a Godwin passando per l’Astolfo ariostesco. Tuttavia in Cyrano c’è qualcosa in più: nei suoi romanzi scientifico-filosofici di impronta libertina, il personaggio umano si confronta con l’altro da sé (l’animalità, la materia, la tecnologia), facendo l’esperienza del decentramento per sottrarsi alle categorie conoscitive dell’antropologia tradizionale di stampo religioso. Nel contesto di una rivoluzione scientifica che per la prima volta mette radicalmente in questione la collocazione (e la necessità) dell’uomo nell’universo, l’autore trasforma in visione cosmologica il problema del superamento dei limiti dell’umano. Possono questi romanzi essere letti alla luce del dibattito attuale? Sì, se come suggerisce Sloterdijk (Regole per il parco umano, 1999), la riflessione sul post-umanesimo sorge quando lo sviluppo spettacolare delle biotecnologie porta a ripensare la frontiera tra umanità e animalità e tra uomo e macchina. In questo senso Cyrano anticipa tendenze attuali e può essere messo a confronto con rappresentazioni contemporanee in chiave utopica o distopica del post-umano (Houellebecq, Volodine, Dantec).

Immaginare l’Altro mondo: l’utopia postumana di Cyrano de Bergerac

Corradi
2024-01-01

Abstract

Nei due straordinari romanzi di Cyrano de Bergerac, L’Autre Monde ou les Etats ou Empires de la Lune e Histoire comique des Etats ou Empires du Soleil, che anticipano la moderna science fiction, il protagonista compie un viaggio interplanetario che ha illustri precedenti: da Luciano di Samosata a Godwin passando per l’Astolfo ariostesco. Tuttavia in Cyrano c’è qualcosa in più: nei suoi romanzi scientifico-filosofici di impronta libertina, il personaggio umano si confronta con l’altro da sé (l’animalità, la materia, la tecnologia), facendo l’esperienza del decentramento per sottrarsi alle categorie conoscitive dell’antropologia tradizionale di stampo religioso. Nel contesto di una rivoluzione scientifica che per la prima volta mette radicalmente in questione la collocazione (e la necessità) dell’uomo nell’universo, l’autore trasforma in visione cosmologica il problema del superamento dei limiti dell’umano. Possono questi romanzi essere letti alla luce del dibattito attuale? Sì, se come suggerisce Sloterdijk (Regole per il parco umano, 1999), la riflessione sul post-umanesimo sorge quando lo sviluppo spettacolare delle biotecnologie porta a ripensare la frontiera tra umanità e animalità e tra uomo e macchina. In questo senso Cyrano anticipa tendenze attuali e può essere messo a confronto con rappresentazioni contemporanee in chiave utopica o distopica del post-umano (Houellebecq, Volodine, Dantec).
2024
978-88-32062-30-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/238100
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