La presente raccolta di interventi che nell’arco di tre giornate hanno anima- to il Seminario DSUS 2023 – promosso dalla Commissione Ricerca del di- partimento e organizzato dalle ricercatrici e ricercatori che vi afferiscono – esprime la necessità di trattare di “stati di crisi” senza limitarsi a registrarne l’idea della ciclicità, il suo manifestarsi ed essersi manifestata, storicamente, anche come una sorta di assestamento interno del sistema, in ambito eco- nomico, giuridico, culturale, storico-politico. L’idea di fondo è quella di provare a ricavare domande radicali da ciascuno degli eventi che costellano ciò che siamo portati a definire gli attuali “stati di crisi”. Domande cioè che puntino a individuare quale ruolo e quali forme può assumere l’analisi critica oltre che specializzata dei dispositivi che costitui- scono la premessa e l’occasione di innesco di uno “stato di crisi” oggi. In altre parole, ciò che si impone, date le mutate condizioni spaziali e tempo- rali della nostra tarda modernità neoliberale e tecnicizzata, è un’attenzione particolare ai singoli avvenimenti e al loro contesto di significato che, se pure non generalizzabile, deve poter essere oggetto di una valutazione critica che possa anche suggerire strategie condivise di risposta. Sul piano storico, psi- co-sociale, antropologico, filosofico, giuridico-economico, ma anche simboli- co, in vista di mutamenti e nuove prospettive locali e globali per le istituzioni e per il vivere comune.
Stati di Crisi
Viola Carofalo;Lorenzo Cicatiello;Eleonora Guadagno
;Alessandro Guida;Nicoletta Marini d’Armenia;Marzia Mauriello;Bruno Mercurio
2024-01-01
Abstract
La presente raccolta di interventi che nell’arco di tre giornate hanno anima- to il Seminario DSUS 2023 – promosso dalla Commissione Ricerca del di- partimento e organizzato dalle ricercatrici e ricercatori che vi afferiscono – esprime la necessità di trattare di “stati di crisi” senza limitarsi a registrarne l’idea della ciclicità, il suo manifestarsi ed essersi manifestata, storicamente, anche come una sorta di assestamento interno del sistema, in ambito eco- nomico, giuridico, culturale, storico-politico. L’idea di fondo è quella di provare a ricavare domande radicali da ciascuno degli eventi che costellano ciò che siamo portati a definire gli attuali “stati di crisi”. Domande cioè che puntino a individuare quale ruolo e quali forme può assumere l’analisi critica oltre che specializzata dei dispositivi che costitui- scono la premessa e l’occasione di innesco di uno “stato di crisi” oggi. In altre parole, ciò che si impone, date le mutate condizioni spaziali e tempo- rali della nostra tarda modernità neoliberale e tecnicizzata, è un’attenzione particolare ai singoli avvenimenti e al loro contesto di significato che, se pure non generalizzabile, deve poter essere oggetto di una valutazione critica che possa anche suggerire strategie condivise di risposta. Sul piano storico, psi- co-sociale, antropologico, filosofico, giuridico-economico, ma anche simboli- co, in vista di mutamenti e nuove prospettive locali e globali per le istituzioni e per il vivere comune.File | Dimensione | Formato | |
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