Nella terza parte del suo saggio del 1919, Das Unheimliche, Il perturbante, Freud si riferisce al testo letterario, per analizzare la presenza del perturbante nel momento in cui si crea un prodotto di finzione: in particolare, fa riferimento all’universo del doppio, alle forme in cui esso viene rappresentato in letteratura, con una stretta connessione con il ritorno agli stadi primigeni del narcisismo, e, soprattutto, afferma la difficoltà, a causa dello stesso perturbante, di definire un limite preciso tra l’immaginazione e la realtà. Recentemente, una delle scrittrici spagnole più conosciute della contemporaneità, Rosa Montero, ha dedicato il suo ultimo lavoro letterario alle caratteristiche peculiari di coloro che si dedicano alla creazione artistica: si tratta di uno studio rigoroso e meditato di introspezione, che mette in relazione la creatività con l’instabilità mentale, e porta alla luce la sofferenza di artisti e scrittori della letteratura mondiale, le cui paure sono condivise sotto differenti angoli di osservazione. Montero pubblica, infatti, nel 2022, El peligro de estar cuerda, un’opera che è molto difficile da definire rispetto al genere, poiché in essa si mescolano il saggio, il romanzo, la biografia di grandi scrittori punto di riferimento della letteratura mondiale e dell’arte in generale, e anche episodi della sua vita privata, acquisendo l’opera quindi anche una forte connotazione autobiografica.

Turbamento, paura e creazione in "El peligro de estar cuerda" di Rosa Montero

Notaro Giuseppina
2024-01-01

Abstract

Nella terza parte del suo saggio del 1919, Das Unheimliche, Il perturbante, Freud si riferisce al testo letterario, per analizzare la presenza del perturbante nel momento in cui si crea un prodotto di finzione: in particolare, fa riferimento all’universo del doppio, alle forme in cui esso viene rappresentato in letteratura, con una stretta connessione con il ritorno agli stadi primigeni del narcisismo, e, soprattutto, afferma la difficoltà, a causa dello stesso perturbante, di definire un limite preciso tra l’immaginazione e la realtà. Recentemente, una delle scrittrici spagnole più conosciute della contemporaneità, Rosa Montero, ha dedicato il suo ultimo lavoro letterario alle caratteristiche peculiari di coloro che si dedicano alla creazione artistica: si tratta di uno studio rigoroso e meditato di introspezione, che mette in relazione la creatività con l’instabilità mentale, e porta alla luce la sofferenza di artisti e scrittori della letteratura mondiale, le cui paure sono condivise sotto differenti angoli di osservazione. Montero pubblica, infatti, nel 2022, El peligro de estar cuerda, un’opera che è molto difficile da definire rispetto al genere, poiché in essa si mescolano il saggio, il romanzo, la biografia di grandi scrittori punto di riferimento della letteratura mondiale e dell’arte in generale, e anche episodi della sua vita privata, acquisendo l’opera quindi anche una forte connotazione autobiografica.
2024
978-88-32062-32-8
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