Il contributo analizza il regime del silenzio assenso nel procedimento di rilascio del permesso di costruire, nonché nelle ipotesi in cui il ricorso al c.d. assentimento silenzioso riguardi provvedimenti propedeutici al rilascio dell’anzidetto titolo edilizio, come l’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del d.lgs. n. 42/2004. La ricerca mette in luce le incertezze interpretative e applicative che continuano a connotare l’istituto rischiando di vanificarne gli effetti auspicati dal legislatore, ossia la semplificazione dell’azione amministrativa e la ripresa economica del settore edilizio. Scopo del lavoro è verificare se i principi di efficienza e buon andamento, ispiratori dell’applicazione del silenzio assenso anche nei casi residuali in cui l’ordinamento prevede ancora il permesso di costruire e, quindi, l’esercizio del potere, a tutela del corretto assetto del territorio e di altri interessi pubblici rilevanti, fra cui quello paesaggistico, siano effettivamente meglio garantiti attraverso l’amministrazione per silenzio o se non si debba, invece, propendere per misure di accelerazione del procedimento che ne favoriscano l’attuazione attraverso la garanzia del provvedimento espresso, ipotesi rispetto alla quale viene formulata qualche proposta.

Il silenzio assenso nella formazione del permesso di costruire e dell’autorizzazione paesaggistica: fra incertezza dei rapporti e sbilanciamento degli interessi pubblici. La semplificazione che non giova.

Mercurio Bruno
2024-01-01

Abstract

Il contributo analizza il regime del silenzio assenso nel procedimento di rilascio del permesso di costruire, nonché nelle ipotesi in cui il ricorso al c.d. assentimento silenzioso riguardi provvedimenti propedeutici al rilascio dell’anzidetto titolo edilizio, come l’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del d.lgs. n. 42/2004. La ricerca mette in luce le incertezze interpretative e applicative che continuano a connotare l’istituto rischiando di vanificarne gli effetti auspicati dal legislatore, ossia la semplificazione dell’azione amministrativa e la ripresa economica del settore edilizio. Scopo del lavoro è verificare se i principi di efficienza e buon andamento, ispiratori dell’applicazione del silenzio assenso anche nei casi residuali in cui l’ordinamento prevede ancora il permesso di costruire e, quindi, l’esercizio del potere, a tutela del corretto assetto del territorio e di altri interessi pubblici rilevanti, fra cui quello paesaggistico, siano effettivamente meglio garantiti attraverso l’amministrazione per silenzio o se non si debba, invece, propendere per misure di accelerazione del procedimento che ne favoriscano l’attuazione attraverso la garanzia del provvedimento espresso, ipotesi rispetto alla quale viene formulata qualche proposta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/240200
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