In the eighteenth century, together with the intellectual movement of the Enlightenment, a debate arises on smallpox inoculation or variolation: medical-surgical practice in use for centuries among peoples of the Caucasus, Turkey and the Far East as a method of preventing smallpox. Through letters and texts, information circulates throughout Europe. Doctors, naturalists and intellectuals take sides for or against variolation after the King of Great Britain, George I, had officially approved it (1721). In France, partisans of variolation are the illuminists. With Voltaire’s Lettre sur l’inoculation de la petite vérole (Paris 1734) and with the article inoculation (1765) of the Encyclopédie of Diderot and d’Alembert, the philosophes offer an important contribution to smallpox prophylaxis, undertaken as a commitment to the renewal of science, civil progress and the well-being of human society.

Nel secolo XVIII, in concomitanza con l’affermarsi del movimento intellettuale dei Lumi emerge un dibattitto sull’inoculazione del vaiolo o variolizzazione: pratica medico-chirurgica in uso da secoli presso popoli della regione del Caucaso, della Turchia e dell’estremo Oriente come metodo di prevenzione del vaiolo. Con l’ausilio della corrispondenza e di testi ad hoc, le informazioni sulla pratica orientale arrivano ai medici, ai naturalisti e agli intellettuali di tutta l’Europa, che si schierano pro o contro la variolizzazione, dopo che il re della Gran Bretagna, Giorgio I, ne aveva ufficialmente approvato la sperimentazione (1721). In Francia, partigiani della variolizzazione sono i filosofi illuministi. Con la "Lettre sur l’inoculation de la petite vérole" (Parigi 1734) di Voltaire e con l’articolo "Inoculation" (1765), pubblicato nell’ "Encyclopédie" di Diderot e d’Alembert, i "philosophes" offrono un importante contributo al dibattitto sulla variolizzazione e alla profilassi antivaiolosa, assunta come impegno a favore del rinnovamento delle scienze, del progresso civile e del benessere e della felicità della società umana.

Vaiolo e Lumi. Il dibattito sulla variolizzazione tra medicina e politica.

M. Picardi
2025-01-01

Abstract

In the eighteenth century, together with the intellectual movement of the Enlightenment, a debate arises on smallpox inoculation or variolation: medical-surgical practice in use for centuries among peoples of the Caucasus, Turkey and the Far East as a method of preventing smallpox. Through letters and texts, information circulates throughout Europe. Doctors, naturalists and intellectuals take sides for or against variolation after the King of Great Britain, George I, had officially approved it (1721). In France, partisans of variolation are the illuminists. With Voltaire’s Lettre sur l’inoculation de la petite vérole (Paris 1734) and with the article inoculation (1765) of the Encyclopédie of Diderot and d’Alembert, the philosophes offer an important contribution to smallpox prophylaxis, undertaken as a commitment to the renewal of science, civil progress and the well-being of human society.
2025
9788875903466
Nel secolo XVIII, in concomitanza con l’affermarsi del movimento intellettuale dei Lumi emerge un dibattitto sull’inoculazione del vaiolo o variolizzazione: pratica medico-chirurgica in uso da secoli presso popoli della regione del Caucaso, della Turchia e dell’estremo Oriente come metodo di prevenzione del vaiolo. Con l’ausilio della corrispondenza e di testi ad hoc, le informazioni sulla pratica orientale arrivano ai medici, ai naturalisti e agli intellettuali di tutta l’Europa, che si schierano pro o contro la variolizzazione, dopo che il re della Gran Bretagna, Giorgio I, ne aveva ufficialmente approvato la sperimentazione (1721). In Francia, partigiani della variolizzazione sono i filosofi illuministi. Con la "Lettre sur l’inoculation de la petite vérole" (Parigi 1734) di Voltaire e con l’articolo "Inoculation" (1765), pubblicato nell’ "Encyclopédie" di Diderot e d’Alembert, i "philosophes" offrono un importante contributo al dibattitto sulla variolizzazione e alla profilassi antivaiolosa, assunta come impegno a favore del rinnovamento delle scienze, del progresso civile e del benessere e della felicità della società umana.
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