This chapter explores the relationship between the rise on world financial scale of the OPEC oil producing countries during the 1960s and 1970s, the increasing importance of the unregulated non-residential euro-dollar and other eurocurrency markets in global capital movements, and the role played by US commercial and investment banks as financial intermediaries. In so doing the paper tackles three research goals: in the first instance it aims at providing a new interpretation about the financial ascendancy of the oil producers on world stage compared to the extant literature: it makes the argument that since the start of the 1960s the soon-to-be-members of OPEC, in the first instance the Middle Eastern oil producing countries, began getting to centerstage in world financial relations, particularly in the unregulated capital and money markets. Secondly, this contribution pinpoints bonds and mutual influences between world-class lenders and world class borrowers in the framework of unregulated finance in global markets. The case of energy corporations, one out of many leading global borrowers that went on the unregulated markets to finance their investments and debt, is a pick in this chapter. In the third instance, this contribution offers a new perspective in the field of international banking history: the literature has so far, by and large, approached the role of western banks in reflowing the financial assets accruing to the OPEC countries by focusing on the intermediary activities of the leading European banks in the Eurodollar markets: by contrast, this piece of research explores the ever-increasing influence of the leading US commercial and investment banks in serving as financial intermediaries between the OPEC countries and global borrowers.

Questo contributo esplora il rapporto storico tra l’ascesa dei paesi produttori di petrolio sul proscenio finanziario internazionale durante gli anni Sessanta e Settanta del Ventesimo secolo, la crescente centralità dei mercati monetari non regolati dell’eurodollaro e di altre euro-valute nelle transazioni finanziarie globali, i cosiddetti mercati non residenti, e il ruolo svolto dalle banche commerciali e di investimenti statunitensi quali intermediari finanziari. Attraverso tale prospettiva di indagine, il saggio avanza tre tesi. In primo luogo, si propone una periodizzazione dell’ascesa finanziaria globale dei paesi produttori di petrolio differente rispetto a quella offerta dalla letteratura esistente, sostenendo che sin dall’avvio degli anni Sessanta i futuri stati membri dell’OPEC, e in particolare i paesi del Medio Oriente, cominciarono a svolgere un ruolo di primo piano sullo scacchiere finanziario internazionale, con particolare riferimento a quello dei mercati non regolati. In seconda istanza, il capitolo si focalizza sulla relazione tra grandi prestatori e grandi debitori internazionali nel contesto della finanza non regolata di quei decenni. Nel quadro dei molti attori che operarono quando quali borrowers e quando quali lenders sui mercati non regolati dell’eurodollaro e di altre valute non residenti, questo capitolo esplora il caso delle corporations globali, con particolare riferimento ad alcune grandi corporations del settore energetico. In terzo luogo questo contributo si distingue dalla letteratura di storia bancaria internazionale che ha esplorato il ruolo del sistema bancario occidentale di intermediazione bancaria nella redistribuzione su scala globale della ricchezza finanziaria accumulata negli anni Settanta dai paesi produttori di petrolio riuniti nell’OPEC attraverso l’outlet finanziario costituito dai mercati dell’eurodollaro. Tale letteratura ha in massima parte atteso alla ricostruzione del ruolo svolto dalle banche commerciali europee: diversamente, questa ricerca sottolinea il ruolo crescente e sempre più centrale delle più grandi banche commerciali e di investimenti statunitensi quali intermediari finanziari tra paesi dell'OPEC e grandi borrowers internazionali.

Come finanziare le energy corporations tra crescita e meltdown economico: paesi produttori di petrolio, mercati dell'eurodollaro, finanza statunitense dagli anni Sessanta ai Settanta

SELVA, SIMONE
Writing – Review & Editing
2025-01-01

Abstract

Questo contributo esplora il rapporto storico tra l’ascesa dei paesi produttori di petrolio sul proscenio finanziario internazionale durante gli anni Sessanta e Settanta del Ventesimo secolo, la crescente centralità dei mercati monetari non regolati dell’eurodollaro e di altre euro-valute nelle transazioni finanziarie globali, i cosiddetti mercati non residenti, e il ruolo svolto dalle banche commerciali e di investimenti statunitensi quali intermediari finanziari. Attraverso tale prospettiva di indagine, il saggio avanza tre tesi. In primo luogo, si propone una periodizzazione dell’ascesa finanziaria globale dei paesi produttori di petrolio differente rispetto a quella offerta dalla letteratura esistente, sostenendo che sin dall’avvio degli anni Sessanta i futuri stati membri dell’OPEC, e in particolare i paesi del Medio Oriente, cominciarono a svolgere un ruolo di primo piano sullo scacchiere finanziario internazionale, con particolare riferimento a quello dei mercati non regolati. In seconda istanza, il capitolo si focalizza sulla relazione tra grandi prestatori e grandi debitori internazionali nel contesto della finanza non regolata di quei decenni. Nel quadro dei molti attori che operarono quando quali borrowers e quando quali lenders sui mercati non regolati dell’eurodollaro e di altre valute non residenti, questo capitolo esplora il caso delle corporations globali, con particolare riferimento ad alcune grandi corporations del settore energetico. In terzo luogo questo contributo si distingue dalla letteratura di storia bancaria internazionale che ha esplorato il ruolo del sistema bancario occidentale di intermediazione bancaria nella redistribuzione su scala globale della ricchezza finanziaria accumulata negli anni Settanta dai paesi produttori di petrolio riuniti nell’OPEC attraverso l’outlet finanziario costituito dai mercati dell’eurodollaro. Tale letteratura ha in massima parte atteso alla ricostruzione del ruolo svolto dalle banche commerciali europee: diversamente, questa ricerca sottolinea il ruolo crescente e sempre più centrale delle più grandi banche commerciali e di investimenti statunitensi quali intermediari finanziari tra paesi dell'OPEC e grandi borrowers internazionali.
2025
9788835177654
This chapter explores the relationship between the rise on world financial scale of the OPEC oil producing countries during the 1960s and 1970s, the increasing importance of the unregulated non-residential euro-dollar and other eurocurrency markets in global capital movements, and the role played by US commercial and investment banks as financial intermediaries. In so doing the paper tackles three research goals: in the first instance it aims at providing a new interpretation about the financial ascendancy of the oil producers on world stage compared to the extant literature: it makes the argument that since the start of the 1960s the soon-to-be-members of OPEC, in the first instance the Middle Eastern oil producing countries, began getting to centerstage in world financial relations, particularly in the unregulated capital and money markets. Secondly, this contribution pinpoints bonds and mutual influences between world-class lenders and world class borrowers in the framework of unregulated finance in global markets. The case of energy corporations, one out of many leading global borrowers that went on the unregulated markets to finance their investments and debt, is a pick in this chapter. In the third instance, this contribution offers a new perspective in the field of international banking history: the literature has so far, by and large, approached the role of western banks in reflowing the financial assets accruing to the OPEC countries by focusing on the intermediary activities of the leading European banks in the Eurodollar markets: by contrast, this piece of research explores the ever-increasing influence of the leading US commercial and investment banks in serving as financial intermediaries between the OPEC countries and global borrowers.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/242200
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