La Calabria ionica estrema, in quel segmento che oggi si definisce Area Grecanica, è storicamente una delle zone meno esplorate e analizzate del nostro Paese. Meta dei più curiosi e temerari viaggiatori dell’epoca del Grand Tour, segnata da ricorrenti catastrofi naturali che hanno distrutto interi centri interni e spostato altri sulla costa, è una terra in cui la cronaca più violenta ha spesso coperto gli episodi di violenza lenta a livello ambientale. Una condizione che ha accompagnato, come causa e conseguenza, il mancato sviluppo economico e le criticità dal punto di vista sociale. L’Album ambientale è una geografia dei paesaggi ritratti dagli illustratori e raccontati da viaggiatori, militari, artisti, confinati e vagabondi dei secoli XVIII e del XIX fino a quelli più recenti, catturati nello sguardo dei fotografi contemporanei. Ed è a sua volta un viaggio lungo la Statale 106, alla ricerca di quella conoscenza del paesaggio e di quelle isole di resistenza che sembrano essere gli unici antidoti alla persistenza della violenza lenta. Un viaggio che inizia a fianco di Pier Paolo Pasolini e ricostruisce le antiche vedute di Richard de Saint-Non e di Edward Lear, si interroga sul valore di una vecchia lingua, attraversa le poetiche di Pentedattilo con lo straordinario sguardo di Escher, per incontrare – dietro le ferite delle pratiche di abusivismo, degli incendi, delle fabbriche abbandonate e della cementificazione – la complessità del mare negli occhi di Cesare Pavese, la rivolta di un museo sotto l’asfalto e la vitalità di un’invasione di tartarughe.

Un mondo che non è più tuo. Album ambientale della Calabria estrema

Modaffari Giovanni
2024-01-01

Abstract

La Calabria ionica estrema, in quel segmento che oggi si definisce Area Grecanica, è storicamente una delle zone meno esplorate e analizzate del nostro Paese. Meta dei più curiosi e temerari viaggiatori dell’epoca del Grand Tour, segnata da ricorrenti catastrofi naturali che hanno distrutto interi centri interni e spostato altri sulla costa, è una terra in cui la cronaca più violenta ha spesso coperto gli episodi di violenza lenta a livello ambientale. Una condizione che ha accompagnato, come causa e conseguenza, il mancato sviluppo economico e le criticità dal punto di vista sociale. L’Album ambientale è una geografia dei paesaggi ritratti dagli illustratori e raccontati da viaggiatori, militari, artisti, confinati e vagabondi dei secoli XVIII e del XIX fino a quelli più recenti, catturati nello sguardo dei fotografi contemporanei. Ed è a sua volta un viaggio lungo la Statale 106, alla ricerca di quella conoscenza del paesaggio e di quelle isole di resistenza che sembrano essere gli unici antidoti alla persistenza della violenza lenta. Un viaggio che inizia a fianco di Pier Paolo Pasolini e ricostruisce le antiche vedute di Richard de Saint-Non e di Edward Lear, si interroga sul valore di una vecchia lingua, attraversa le poetiche di Pentedattilo con lo straordinario sguardo di Escher, per incontrare – dietro le ferite delle pratiche di abusivismo, degli incendi, delle fabbriche abbandonate e della cementificazione – la complessità del mare negli occhi di Cesare Pavese, la rivolta di un museo sotto l’asfalto e la vitalità di un’invasione di tartarughe.
2024
978-88-85445-24-6
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/242460
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