La comunità asiatica americana si interroga ormai da alcuni decenni sull’esistenza e sulla validità politica e concettuale del soggetto Asian America(n), e la valenza strategica di continuare a riconoscersi dal punto di vista etnico e politico in tale soggetto è divenuta ancor più controversa nel contesto del passaggio dal multiculturalismo liberale alla globalizzazione neoliberale. Focalizzandosi sulla rappresentazione letteraria della soggettività asiatica americana e particolarmente cinese americana, questo volume sceglie la scrittrice Gish Jen e lo scrittore Alex Kuo per esplorare, attraverso un’analisi ravvicinata di alcuni loro testi, due aspetti di una “tradizione” letteraria che della questione identitaria ha fatto sia la sua radice, sia la sua vexata quaestio più dibattuta: da un lato, l’eccezionalismo asiatico americano che attraverso la master narrative del capitalismo liberale e pluralista sembrerebbe riaffermare la white supremacy; dall’altro, le scelte etiche che, aprendo la strada a possibilità di lotta interetnica e interclasse, permettono nuove alleanze e allineamenti strategici.
Panda in the Promised Land. Soggettività cinese americana tra multiculturalismo liberale e nuove alleanze
Fulvia Sarnelli
2019-01-01
Abstract
La comunità asiatica americana si interroga ormai da alcuni decenni sull’esistenza e sulla validità politica e concettuale del soggetto Asian America(n), e la valenza strategica di continuare a riconoscersi dal punto di vista etnico e politico in tale soggetto è divenuta ancor più controversa nel contesto del passaggio dal multiculturalismo liberale alla globalizzazione neoliberale. Focalizzandosi sulla rappresentazione letteraria della soggettività asiatica americana e particolarmente cinese americana, questo volume sceglie la scrittrice Gish Jen e lo scrittore Alex Kuo per esplorare, attraverso un’analisi ravvicinata di alcuni loro testi, due aspetti di una “tradizione” letteraria che della questione identitaria ha fatto sia la sua radice, sia la sua vexata quaestio più dibattuta: da un lato, l’eccezionalismo asiatico americano che attraverso la master narrative del capitalismo liberale e pluralista sembrerebbe riaffermare la white supremacy; dall’altro, le scelte etiche che, aprendo la strada a possibilità di lotta interetnica e interclasse, permettono nuove alleanze e allineamenti strategici.File | Dimensione | Formato | |
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