After the Budapest revolution of 1956, a long period of political repression began, which hit all Hungarian intellectuals. Among those who had previously emigrated, together with those who remained in their homeland, there were authors who decided to offer a representation of the revolution and the period of repression, as well as the dynamics of political dissidence, in works that were particularly significant for the reconstruction of the relationship between politics and culture starting from the late 1960s. This article examines in particular the works of M. Szabó, Sz. Rubin and I. Rácz.

Dopo la rivoluzione di Budapest del 1956, inizia il periodo della repressione politica, che colpisce duramente tutti gli intellettuali ungheresi. Tra coloro che precedentemente sono emigrati, insieme a chi è rimasto in patria, ci saranno autori che decideranno di offrire una rappresentazione della rivoluzione e del periodo della repressione, nonché delle dinamiche di dissidenza politica, in opere particolarmente significative per la ricostruzione dei rapporti tra politica e cultura a partire dalla fine degli anni '60 del Novecento. In questo articolo si esaminano in particolare opere di M. Szabó, Sz. Rubin e I. Rácz.

Letteratura della dissidenza. Come parlare del 1956 a partire dal 1957

Eliisa Pitkasalo;
2017-01-01

Abstract

After the Budapest revolution of 1956, a long period of political repression began, which hit all Hungarian intellectuals. Among those who had previously emigrated, together with those who remained in their homeland, there were authors who decided to offer a representation of the revolution and the period of repression, as well as the dynamics of political dissidence, in works that were particularly significant for the reconstruction of the relationship between politics and culture starting from the late 1960s. This article examines in particular the works of M. Szabó, Sz. Rubin and I. Rácz.
2017
9788825501513
Dopo la rivoluzione di Budapest del 1956, inizia il periodo della repressione politica, che colpisce duramente tutti gli intellettuali ungheresi. Tra coloro che precedentemente sono emigrati, insieme a chi è rimasto in patria, ci saranno autori che decideranno di offrire una rappresentazione della rivoluzione e del periodo della repressione, nonché delle dinamiche di dissidenza politica, in opere particolarmente significative per la ricostruzione dei rapporti tra politica e cultura a partire dalla fine degli anni '60 del Novecento. In questo articolo si esaminano in particolare opere di M. Szabó, Sz. Rubin e I. Rácz.
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