Questo volume presenta una serie di psicobiografie letterarie che, ispirandosi alla psicoanalisi, esplorano le opere di Urmuz, Nichita Stănescu, Leonid Dimov, Lucian Blaga e altri autori romeni come luoghi simbolici di rielaborazione del trauma. Lungi dal ridurre la letteratura a semplice sintomo, queste analisi attraversano i testi per individuare, dietro le maschere stilistiche e le invenzioni linguistiche, le strategie profonde con cui l’inconscio trova voce, forma e rifugio. La novità di questo approccio consiste nel rovesciamento del paradigma psicobiografico tradizionale: non si parte dalla vita per spiegare l’opera, ma è l’opera stessa – nei suoi gesti poetici e nelle sue figure deformanti – a dischiudere una soggettività affettiva e stratificata, una costellazione interiore irriducibile alla biografia. Tra ironia, allucinazione e mitopoiesi, la letteratura romena del Novecento viene qui interpretata come un laboratorio dell’inconscio, capace di trasformare la ferita in linguaggio, il dolore in visione e il trauma in pensiero poetico.
Psicobiografie creative
Giovanni Rotiroti
2025-01-01
Abstract
Questo volume presenta una serie di psicobiografie letterarie che, ispirandosi alla psicoanalisi, esplorano le opere di Urmuz, Nichita Stănescu, Leonid Dimov, Lucian Blaga e altri autori romeni come luoghi simbolici di rielaborazione del trauma. Lungi dal ridurre la letteratura a semplice sintomo, queste analisi attraversano i testi per individuare, dietro le maschere stilistiche e le invenzioni linguistiche, le strategie profonde con cui l’inconscio trova voce, forma e rifugio. La novità di questo approccio consiste nel rovesciamento del paradigma psicobiografico tradizionale: non si parte dalla vita per spiegare l’opera, ma è l’opera stessa – nei suoi gesti poetici e nelle sue figure deformanti – a dischiudere una soggettività affettiva e stratificata, una costellazione interiore irriducibile alla biografia. Tra ironia, allucinazione e mitopoiesi, la letteratura romena del Novecento viene qui interpretata come un laboratorio dell’inconscio, capace di trasformare la ferita in linguaggio, il dolore in visione e il trauma in pensiero poetico.File | Dimensione | Formato | |
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