Among the studies that explore the dialect-migration nexus in the Italian context, this contribution provides an insight into Naples, a city with a large foreign population and a strong dialect vitality. The aim is to observe the space occupied by the Neapolitan dialect in the linguistic repertoires of a sample of 257 adult foreign citizens resident in Naples, coming from 45 different countries and with very varied biographical and sociolinguistic characteristics. The data, collected through the combined use of the linguistic portrait technique and an oral autobiographical task, are presented in the light of a number of factors that had already been identified in previous studies as relevant in the process of spontaneous (non-)acquisition of sub-standard varieties: gender, level of education, sociolinguistic characteristics of the country of origin, work activity in Italy, specific neighbourhood of residence and personal relationships. The specificity of the corpus also made it possible to consider the level of linguistic competence achieved in L2 Italian by the participants involved. A composite and complex picture emerges, within which it is possible to identify some recurrent sociolinguistic profiles.

Inserendosi tra gli studi che esplorano il binomio dialetto-immigrazione nel contesto italiano, questo contributo fornisce uno sguardo su Napoli, città caratterizzata da una consistente presenza straniera e dalla forte dialettofonia. L’obiettivo è osservare lo spazio occupato dal dialetto napoletano nei repertori linguistici di un campione di 257 cittadini stranieri adulti residenti a Napoli, provenienti da 45 diversi paesi e con caratteristiche biografiche e sociolinguistiche molto varie. I dati, raccolti attraverso l’uso combinato della tecnica del ritratto linguistico e di un task di produzione orale di natura autobiografica, sono presentati alla luce di diverse variabili già identificate in letteratura come rilevanti nel processo di (non) acquisizione spontanea delle varietà sub-standard: il sesso, il grado di istruzione, le caratteristiche sociolinguistiche del Paese d’origine, l’attività lavorativa in Italia, lo specifico quartiere di residenza e le relazioni di carattere personale. La specifica natura del corpus, inoltre, ha permesso di considerare anche la variabile legata al livello di competenza linguistica raggiunto in italiano L2. Ne emerge un quadro composito e complesso, all’interno del quale è possibile intravedere alcuni profili sociolinguistici ricorrenti.

“E IL NAPOLETANO, DOVE LO METTI?” LO SPAZIO DEL DIALETTO NEI REPERTORI PLURILINGUI DI IMMIGRATI ADULTI A NAPOLI

Maffia, Marta
2025-01-01

Abstract

Among the studies that explore the dialect-migration nexus in the Italian context, this contribution provides an insight into Naples, a city with a large foreign population and a strong dialect vitality. The aim is to observe the space occupied by the Neapolitan dialect in the linguistic repertoires of a sample of 257 adult foreign citizens resident in Naples, coming from 45 different countries and with very varied biographical and sociolinguistic characteristics. The data, collected through the combined use of the linguistic portrait technique and an oral autobiographical task, are presented in the light of a number of factors that had already been identified in previous studies as relevant in the process of spontaneous (non-)acquisition of sub-standard varieties: gender, level of education, sociolinguistic characteristics of the country of origin, work activity in Italy, specific neighbourhood of residence and personal relationships. The specificity of the corpus also made it possible to consider the level of linguistic competence achieved in L2 Italian by the participants involved. A composite and complex picture emerges, within which it is possible to identify some recurrent sociolinguistic profiles.
2025
Inserendosi tra gli studi che esplorano il binomio dialetto-immigrazione nel contesto italiano, questo contributo fornisce uno sguardo su Napoli, città caratterizzata da una consistente presenza straniera e dalla forte dialettofonia. L’obiettivo è osservare lo spazio occupato dal dialetto napoletano nei repertori linguistici di un campione di 257 cittadini stranieri adulti residenti a Napoli, provenienti da 45 diversi paesi e con caratteristiche biografiche e sociolinguistiche molto varie. I dati, raccolti attraverso l’uso combinato della tecnica del ritratto linguistico e di un task di produzione orale di natura autobiografica, sono presentati alla luce di diverse variabili già identificate in letteratura come rilevanti nel processo di (non) acquisizione spontanea delle varietà sub-standard: il sesso, il grado di istruzione, le caratteristiche sociolinguistiche del Paese d’origine, l’attività lavorativa in Italia, lo specifico quartiere di residenza e le relazioni di carattere personale. La specifica natura del corpus, inoltre, ha permesso di considerare anche la variabile legata al livello di competenza linguistica raggiunto in italiano L2. Ne emerge un quadro composito e complesso, all’interno del quale è possibile intravedere alcuni profili sociolinguistici ricorrenti.
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