L’obiettivo dell’elaborato è quello di offrire uno studio sistematico e approfondito della parabola artistica dell’attrice Helene Weigel, figura di rilievo nella storia del teatro del Novecento per diversi motivi. In primo luogo, Weigel è la principale rappresentante sulla scena di una delle maggiori teorie della recitazione partorita dal Novecento teatrale: quella dello straniamento, associata al teatro epico di Bertolt Brecht. A ciò si aggiunge il suo ruolo di co-fondatrice e Intendantin del Berliner Ensemble, ruolo che ha ricoperto con gran zelo per oltre vent’anni. Nonostante l’indiscutibile importanza della sua figura, gli studi a lei dedicati sono pochi e tutti in lingua tedesca. Nel panorama degli studi teatrali italiani, all’abbondanza dei lavori incentrati su Brecht si contrappone l’assenza di una ricostruzione sistematica della vicenda artistica di Weigel. Il presente lavoro si propone di colmare questo vuoto storiografico attraverso un tentativo di delineare uno studio esaustivo sulla sua figura. Tale tentativo si sviluppa su due diversi livelli di analisi, che corrispondono alle due parti in cui è diviso l’elaborato. Nella prima sezione si mette a punto una ricostruzione in chiave storiografica della biografia artistica di Weigel. Vengono messi in luce i momenti salienti dell’evoluzione della sua carriera attorica, a partire da una descrizione del suo stile recitativo precedente all’incontro con Brecht e, dunque, con il teatro epico. L’analisi prosegue esaminando in che modo il suo stile si trasformi progressivamente in concomitanza con il consolidarsi della collaborazione artistica con Brecht. Si segnalano, quindi, le tappe fondamentali del processo di perfezionamento della sua tecnica recitativa epica, fino alla piena maturazione raggiunta nel secondo dopoguerra. Una piccola sezione della prima parte dell’elaborato è poi dedicata alla descrizione del lavoro amministrativo di Weigel svolto ai vertici del Berliner Ensemble e della rilevanza artistica dell’Intendantin all’interno della compagnia, non soltanto in virtù della sua posizione di prima attrice, ma anche per la significativa influenza registica da lei esercitata sulle produzioni del collettivo. La seconda parte dell’elaborato si propone, invece, di delineare una descrizione dettagliata, in chiave analitica, della personale tecnica recitativa elaborata da Weigel nell’ambito del teatro epico. Per la messa a punto di questa sezione ci si è affidati principalmente all’analisi di filmati delle esibizioni di Weigel conservati presso il Bertolt-Brecht-Archiv e l’Helene-Weigel-Archiv di Berlino. L’indagine sulla sua arte recitativa mette in rilievo, da un lato, le tecniche da lei adottate per esprimere la caratterizzazione sociale del personaggio e, dall’altro, gli espedienti scenici elaborati per produrre concretamente in scena l’effetto di straniamento. In conclusione, con il presente lavoro ci si auspica di dare luce all’enorme contributo offerto da Helene Weigel alla messa a punto e alla diffusione dello stile epico brechtiano. Analizzare la sua recitazione offre, inoltre, una testimonianza preziosa di come si traducesse concretamente in scena il lavoro dell’attore nel teatro epico, un aspetto che non emerge chiaramente dagli scritti teatrali di Brecht.

Helene Weigel. Tra palco e ideologia Un percorso biografico e artistico dall'espressionismo al teatro epico

Maria Morvillo
2025-01-01

Abstract

L’obiettivo dell’elaborato è quello di offrire uno studio sistematico e approfondito della parabola artistica dell’attrice Helene Weigel, figura di rilievo nella storia del teatro del Novecento per diversi motivi. In primo luogo, Weigel è la principale rappresentante sulla scena di una delle maggiori teorie della recitazione partorita dal Novecento teatrale: quella dello straniamento, associata al teatro epico di Bertolt Brecht. A ciò si aggiunge il suo ruolo di co-fondatrice e Intendantin del Berliner Ensemble, ruolo che ha ricoperto con gran zelo per oltre vent’anni. Nonostante l’indiscutibile importanza della sua figura, gli studi a lei dedicati sono pochi e tutti in lingua tedesca. Nel panorama degli studi teatrali italiani, all’abbondanza dei lavori incentrati su Brecht si contrappone l’assenza di una ricostruzione sistematica della vicenda artistica di Weigel. Il presente lavoro si propone di colmare questo vuoto storiografico attraverso un tentativo di delineare uno studio esaustivo sulla sua figura. Tale tentativo si sviluppa su due diversi livelli di analisi, che corrispondono alle due parti in cui è diviso l’elaborato. Nella prima sezione si mette a punto una ricostruzione in chiave storiografica della biografia artistica di Weigel. Vengono messi in luce i momenti salienti dell’evoluzione della sua carriera attorica, a partire da una descrizione del suo stile recitativo precedente all’incontro con Brecht e, dunque, con il teatro epico. L’analisi prosegue esaminando in che modo il suo stile si trasformi progressivamente in concomitanza con il consolidarsi della collaborazione artistica con Brecht. Si segnalano, quindi, le tappe fondamentali del processo di perfezionamento della sua tecnica recitativa epica, fino alla piena maturazione raggiunta nel secondo dopoguerra. Una piccola sezione della prima parte dell’elaborato è poi dedicata alla descrizione del lavoro amministrativo di Weigel svolto ai vertici del Berliner Ensemble e della rilevanza artistica dell’Intendantin all’interno della compagnia, non soltanto in virtù della sua posizione di prima attrice, ma anche per la significativa influenza registica da lei esercitata sulle produzioni del collettivo. La seconda parte dell’elaborato si propone, invece, di delineare una descrizione dettagliata, in chiave analitica, della personale tecnica recitativa elaborata da Weigel nell’ambito del teatro epico. Per la messa a punto di questa sezione ci si è affidati principalmente all’analisi di filmati delle esibizioni di Weigel conservati presso il Bertolt-Brecht-Archiv e l’Helene-Weigel-Archiv di Berlino. L’indagine sulla sua arte recitativa mette in rilievo, da un lato, le tecniche da lei adottate per esprimere la caratterizzazione sociale del personaggio e, dall’altro, gli espedienti scenici elaborati per produrre concretamente in scena l’effetto di straniamento. In conclusione, con il presente lavoro ci si auspica di dare luce all’enorme contributo offerto da Helene Weigel alla messa a punto e alla diffusione dello stile epico brechtiano. Analizzare la sua recitazione offre, inoltre, una testimonianza preziosa di come si traducesse concretamente in scena il lavoro dell’attore nel teatro epico, un aspetto che non emerge chiaramente dagli scritti teatrali di Brecht.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi dottorato_Morvillo.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Tesi di dottorato Maria Morvillo
Tipologia: Documento in Pre-print
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 2.61 MB
Formato Adobe PDF
2.61 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/245720
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact