After a brief reconstruction of the historical context in which the principle of nationality spread in Italy, the essay focuses on the activity of two patriots who choose different ways to support the unification and independence cause. Filippo Buonarroti is an early Jacobin, who is involved in the foundation of various secret societies, contributing to the strengthening of conspiratorial plots against the ‘foreign tyrants’ who occupy the territories of the peninsula. Importance is given to the Christian symbolism used in the investiture ceremonies concerning the followers of the sect of the Sublimi Maestri Perfetti. In the second part, the essay analyses Carlo Tenca’s journalistic activity. Director of the «Rivista Europea» first and of «Il Crepuscolo» later, he plays a fundamental role in the development of a popular and democratic dimension in Risorgimento literature. Finally, an example is provided to underline his problematic relationship with the government, which passes for a written warning from the Austrian censors.

Dopo una breve ricostruzione del contesto storico in cui si diffuse il principio di nazionalità in Italia, il saggio si concentra sull'attività di due patrioti che scelgono strade diverse per sostenere la causa dell'unificazione e dell'indipendenza. Filippo Buonarroti è un giacobino ante litteram, coinvolto nella fondazione di diverse società segrete, contribuendo al rafforzamento delle trame cospirative contro i "tiranni stranieri" che occupano i territori della penisola. Viene data importanza al simbolismo cristiano utilizzato nelle cerimonie di investitura riguardanti i seguaci della setta dei Sublimi Maestri Perfetti. Nella seconda parte, il saggio analizza l'attività giornalistica di Carlo Tenca. Direttore della «Rivista Europea» prima e de «Il Crepuscolo» poi, svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di una dimensione popolare e democratica nella letteratura risorgimentale. Infine, viene fornito un esempio per sottolineare il suo rapporto problematico con il governo, che passa per un monito scritto della censura austriaca.

Per un Risorgimento giacobino. Le esperienze di Filippo Buonarroti e Carlo Tenca

marco borrelli
2024-01-01

Abstract

After a brief reconstruction of the historical context in which the principle of nationality spread in Italy, the essay focuses on the activity of two patriots who choose different ways to support the unification and independence cause. Filippo Buonarroti is an early Jacobin, who is involved in the foundation of various secret societies, contributing to the strengthening of conspiratorial plots against the ‘foreign tyrants’ who occupy the territories of the peninsula. Importance is given to the Christian symbolism used in the investiture ceremonies concerning the followers of the sect of the Sublimi Maestri Perfetti. In the second part, the essay analyses Carlo Tenca’s journalistic activity. Director of the «Rivista Europea» first and of «Il Crepuscolo» later, he plays a fundamental role in the development of a popular and democratic dimension in Risorgimento literature. Finally, an example is provided to underline his problematic relationship with the government, which passes for a written warning from the Austrian censors.
2024
Dopo una breve ricostruzione del contesto storico in cui si diffuse il principio di nazionalità in Italia, il saggio si concentra sull'attività di due patrioti che scelgono strade diverse per sostenere la causa dell'unificazione e dell'indipendenza. Filippo Buonarroti è un giacobino ante litteram, coinvolto nella fondazione di diverse società segrete, contribuendo al rafforzamento delle trame cospirative contro i "tiranni stranieri" che occupano i territori della penisola. Viene data importanza al simbolismo cristiano utilizzato nelle cerimonie di investitura riguardanti i seguaci della setta dei Sublimi Maestri Perfetti. Nella seconda parte, il saggio analizza l'attività giornalistica di Carlo Tenca. Direttore della «Rivista Europea» prima e de «Il Crepuscolo» poi, svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di una dimensione popolare e democratica nella letteratura risorgimentale. Infine, viene fornito un esempio per sottolineare il suo rapporto problematico con il governo, che passa per un monito scritto della censura austriaca.
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