This dissertation analyses the judicial repression of “Italians” residing in Belgium who were accused of incivism. Through a micro-historical approach, the study reconstructs individual trajectories of collaboration with the German occupier, critically examining the notions of “Italianità,” loyalty, and national belonging. Italian citizenship emerges as an ambivalent legal category, strategically employed by defendants—either as a means of legal defense or as a tool to seek potential social reintegration. The research is structured into four chapters and spans three historical periods: the 1930s, the Occupation (1940–1944), and the post-Liberation repression. It explores attempts to fascistize the Italian community, the various forms of collaboration (ideological and accommodative), the workings of Belgian military justice, tensions with Italian antifascists, and the use of expulsion. The final chapter focuses on the consequences of convictions and the diplomatic pressure exerted by the Italian state. This study fills a historiographical gap by offering a critical reading of the dynamics of justice and identity in postwar Europe.

La presente tesi analizza la repressione giudiziaria degli “italiani” residenti in Belgio e accusati di incivisme. Attraverso un approccio microstorico, lo studio ricostruisce le traiettorie individuali di collaborazione con l’occupante tedesco, interrogando criticamente le nozioni di “italianità”, lealtà e appartenenza nazionale. La cittadinanza italiana emerge come categoria giuridica ambivalente, impiegata strategicamente dagli imputati sia come strumento di difesa nei procedimenti giudiziari, sia come leva per ottenere una possibile reintegrazione sociale. La ricerca si articola in quattro capitoli e copre tre fasi storiche: gli anni Trenta, l’Occupazione (1940–1944) e la repressione post-Liberazione. Vengono analizzati i tentativi di fascistizzazione della comunità italiana, le diverse forme di collaborazione (ideologica e di accomodamento), i meccanismi della giustizia militare belga, le tensioni con l’antifascismo italiano e il ricorso all’espulsione. L’ultimo capitolo esamina le conseguenze delle condanne e le pressioni diplomatiche esercitate dallo Stato italiano. Questa indagine colma una lacuna storiografica, offrendo una lettura critica delle dinamiche di giustizia e identità nell’Europa del secondo dopoguerra.

Gli italiani in Belgio durante la Seconda guerra mondiale: sovranità, fedeltà, tradimento?

cecilia toninato
2025-01-01

Abstract

This dissertation analyses the judicial repression of “Italians” residing in Belgium who were accused of incivism. Through a micro-historical approach, the study reconstructs individual trajectories of collaboration with the German occupier, critically examining the notions of “Italianità,” loyalty, and national belonging. Italian citizenship emerges as an ambivalent legal category, strategically employed by defendants—either as a means of legal defense or as a tool to seek potential social reintegration. The research is structured into four chapters and spans three historical periods: the 1930s, the Occupation (1940–1944), and the post-Liberation repression. It explores attempts to fascistize the Italian community, the various forms of collaboration (ideological and accommodative), the workings of Belgian military justice, tensions with Italian antifascists, and the use of expulsion. The final chapter focuses on the consequences of convictions and the diplomatic pressure exerted by the Italian state. This study fills a historiographical gap by offering a critical reading of the dynamics of justice and identity in postwar Europe.
2025
La presente tesi analizza la repressione giudiziaria degli “italiani” residenti in Belgio e accusati di incivisme. Attraverso un approccio microstorico, lo studio ricostruisce le traiettorie individuali di collaborazione con l’occupante tedesco, interrogando criticamente le nozioni di “italianità”, lealtà e appartenenza nazionale. La cittadinanza italiana emerge come categoria giuridica ambivalente, impiegata strategicamente dagli imputati sia come strumento di difesa nei procedimenti giudiziari, sia come leva per ottenere una possibile reintegrazione sociale. La ricerca si articola in quattro capitoli e copre tre fasi storiche: gli anni Trenta, l’Occupazione (1940–1944) e la repressione post-Liberazione. Vengono analizzati i tentativi di fascistizzazione della comunità italiana, le diverse forme di collaborazione (ideologica e di accomodamento), i meccanismi della giustizia militare belga, le tensioni con l’antifascismo italiano e il ricorso all’espulsione. L’ultimo capitolo esamina le conseguenze delle condanne e le pressioni diplomatiche esercitate dallo Stato italiano. Questa indagine colma una lacuna storiografica, offrendo una lettura critica delle dinamiche di giustizia e identità nell’Europa del secondo dopoguerra.
La présente thèse analyse la répression judiciaire des « Italiens » résidant en Belgique et accusés d’incivisme. À travers une approche micro-historique, l’étude reconstitue les trajectoires individuelles de collaboration avec l’occupant allemand, en interrogeant de manière critique les notions d’« italianité », de loyauté et d’appartenance nationale. La citoyenneté italienne y apparaît comme une catégorie juridique ambivalente, utilisée stratégiquement par les accusés, tantôt comme instrument de défense dans les procédures judiciaires, tantôt comme levier en vue d’une possible réintégration sociale. La recherche s’articule en quatre chapitres et couvre trois périodes historiques : les années 1930, l’Occupation (1940–1944) et la répression post-libération. Elle analyse les tentatives de fascisation de la communauté italienne, les différentes formes de collaboration (idéologique et d’accommodation), les mécanismes de la justice militaire belge, les tensions avec l’antifascisme italien et le recours à l’expulsion. Le dernier chapitre s’intéresse aux conséquences des condamnations et aux pressions diplomatiques exercées par l’État italien. Cette étude comble une lacune historiographique en proposant une lecture critique des dynamiques de justice et d’identité dans l’Europe de l’après-guerre.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/245820
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