Fenomeni storico-culturali e tecnico-artistici d’origine italica strettamente connessi fra loro, che han caratterizzato una fase cruciale della cultura europea, l’Umanesimo e il Rinascimento su cui s’intende riflettere alla luce delle principali direttrici della ricerca attuale e insieme nella prospettiva di un auspicato futuro impegno editoriale dei partecipanti vanno riferiti con decisone alla grande rivoluzione culturale operatasi tra il consolidarsi delle signorie in gran parte d’Italia e il sorgere nell’Occidente d’Europa degli Stati che saranno poi chiamati «nazionali» – i.e. tra Giotto o Simone Martini e Michelangelo sul piano artistico, tra il Petrarca ed Erasmo o il Guicciardini storiografo d’Italia su quello letterario, tra la crisi della Scolastica nella seconda metà del Trecento e l’avvio della Controriforma cattolica, con l’apertura del Concilio di Trento (1543) e la promulgazione dell’Index librorum prohibitorum (1559) sul piano religioso e filosofico-culturale, quando verranno in toto a mancare le condizioni che del Rinascimento e dell’Umanesimo stesso avevano consentito l’affermazione. Incentrandosi in una serie di figure emblematiche letteratura e filologia, storiografia, filosofia ed estetica si fondono in un articolato insieme che affronta anche in un’ottica interdisciplinare i nodi intellettuali che nel corso di quei due secoli han dato origine alla Modernità.
Critica culturale e coscienza della tradizione el "De obedientia" de Pontano
Guido Maria Cappelli
2025-01-01
Abstract
Fenomeni storico-culturali e tecnico-artistici d’origine italica strettamente connessi fra loro, che han caratterizzato una fase cruciale della cultura europea, l’Umanesimo e il Rinascimento su cui s’intende riflettere alla luce delle principali direttrici della ricerca attuale e insieme nella prospettiva di un auspicato futuro impegno editoriale dei partecipanti vanno riferiti con decisone alla grande rivoluzione culturale operatasi tra il consolidarsi delle signorie in gran parte d’Italia e il sorgere nell’Occidente d’Europa degli Stati che saranno poi chiamati «nazionali» – i.e. tra Giotto o Simone Martini e Michelangelo sul piano artistico, tra il Petrarca ed Erasmo o il Guicciardini storiografo d’Italia su quello letterario, tra la crisi della Scolastica nella seconda metà del Trecento e l’avvio della Controriforma cattolica, con l’apertura del Concilio di Trento (1543) e la promulgazione dell’Index librorum prohibitorum (1559) sul piano religioso e filosofico-culturale, quando verranno in toto a mancare le condizioni che del Rinascimento e dell’Umanesimo stesso avevano consentito l’affermazione. Incentrandosi in una serie di figure emblematiche letteratura e filologia, storiografia, filosofia ed estetica si fondono in un articolato insieme che affronta anche in un’ottica interdisciplinare i nodi intellettuali che nel corso di quei due secoli han dato origine alla Modernità.File | Dimensione | Formato | |
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