L’italiano mio deriva dal latino MEU per chiusura della vocale in iato (> m[e]u > mio) o attraverso uno stadio dittongato (> *mieo > mio)? Con l’aiuto della comparazione e della documentazione si cerca di rispondere a questa domanda. Si intende inoltre dimostrare (se ce ne fosse bisogno) che non si può fare grammatica storica in un solo paese, e ribadire (cosa più spesso dimenticata) l’importanza dei volgari antichi per la risoluzione dei problemi diacronici.
Titolo: | ‘Dio mio’. Un frammento di grammatica storica |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2010 |
Abstract: | L’italiano mio deriva dal latino MEU per chiusura della vocale in iato (> m[e]u > mio) o attraverso uno stadio dittongato (> *mieo > mio)? Con l’aiuto della comparazione e della documentazione si cerca di rispondere a questa domanda. Si intende inoltre dimostrare (se ce ne fosse bisogno) che non si può fare grammatica storica in un solo paese, e ribadire (cosa più spesso dimenticata) l’importanza dei volgari antichi per la risoluzione dei problemi diacronici. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11574/34399 |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |
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