La trasmissione di una cronaca del Vespro nota in diverse versioni (toscana, settentrionale, siciliana) ci presenta un osservatorio ideale per studiare le dinamiche scritturali dell’Italia medievale. Attraverso la lingua dei testimoni si può ricostruire, da un lato, come gli scriventi di varie aree hanno a poco a poco abbandonato le loro abitudini di scrittura per avvicinarsi al modello toscano, dall’altro come il toscano ha cominciato, lentamente, a farsi italiano.

Come abbiamo imparato a scrivere in toscano

BARBATO, MARCELLO
2013-01-01

Abstract

La trasmissione di una cronaca del Vespro nota in diverse versioni (toscana, settentrionale, siciliana) ci presenta un osservatorio ideale per studiare le dinamiche scritturali dell’Italia medievale. Attraverso la lingua dei testimoni si può ricostruire, da un lato, come gli scriventi di varie aree hanno a poco a poco abbandonato le loro abitudini di scrittura per avvicinarsi al modello toscano, dall’altro come il toscano ha cominciato, lentamente, a farsi italiano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/36367
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