Il traduttore di un romanzo come Montedidio, in cui si intrecciano lingua e dialetto ed è presente anche l’autotraduzione, è posto di fronte a un complesso processo decisionale, che può alterare in maniera marcata la cifra stilistica di De Luca, attenuando o cancellando la tensione costante tra napoletano e italiano, con ricadute sull’effetto atteso nel lettore. In questo lavoro si propongono alcune osservazioni sulle strategie adottate da due professioniste della traduzione letteraria, la francese Danièle Valin e la tedesca Annette Kopetzki, confrontatesi con la resa della complessa stratificazione linguistica e culturale di Montedidio in due lingue di arrivo collocabili a distanze diverse rispetto all’italiano e al napoletano.
Due traduttrici e la variazione lingua-dialetto in Montedidio di Erri De Luca
DE MEO, Anna
2011-01-01
Abstract
Il traduttore di un romanzo come Montedidio, in cui si intrecciano lingua e dialetto ed è presente anche l’autotraduzione, è posto di fronte a un complesso processo decisionale, che può alterare in maniera marcata la cifra stilistica di De Luca, attenuando o cancellando la tensione costante tra napoletano e italiano, con ricadute sull’effetto atteso nel lettore. In questo lavoro si propongono alcune osservazioni sulle strategie adottate da due professioniste della traduzione letteraria, la francese Danièle Valin e la tedesca Annette Kopetzki, confrontatesi con la resa della complessa stratificazione linguistica e culturale di Montedidio in due lingue di arrivo collocabili a distanze diverse rispetto all’italiano e al napoletano.File | Dimensione | Formato | |
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