Sulla scia delle elezioni governatoriali di New York nel 2010, in cui si confontarono due candidati di origine italiana (Andrew Cuomo per i Democratici e Carl Paladino per i Repubblicani), il saggio individua ed analizza i collegi elettorali "egemonici" italo-americani nelle elezioni per la Assembly e il Senato nello Stato di New York. L'arco temporale sono gli ultimi venti anni e i collegi egemonici italo-americani sono individuati come quelli in cui, durante quest'arco di tempo, un alto numero di competizioni elettorali sono state "monopolizzate" da candidati italoamericani in entrambi i maggiori partiti. Il saggio si chiede in cosa risieda la forza elettorale di questa classe politica italo-americana. E in particolare: si tratta di fattori etnici legati alla composizione demografica del collegio? Quanto conta il fattore partitico? Quanto è rilevante invece il "potere personale" (consenso e radicamento territoriale) del candidato e della sua personale "macchina politica"? In base ai dati elettorali e alle biografie politiche dei candidati, i collegi egemonici di New York vengono distinti in tre tipologie: 1. "Power District": dove lo stesso candidato italo-americano viene rieletto per un alto numero di volte e il suo partito domina il collegio per un ampio arco temporale; 2. "Swinging Ethnic Strongholds": dove, sebbene il vincitore sia regolarmente in candidato italo-americano, nel periodo considerato gli eletti sono persone diverse appartenenti a partiti diversi; 3. "Personal Fiefdoms": dove lo stesso esponente politico italo-americano monopolizza il seggio a lungo, ma il partito o la coalizione che lo sostiene cambiano nel tempo.
Titolo: | Tales of an Italian-American Political Class. Monopolistic Elections and Hegemonic Districts in New York. |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Abstract: | Sulla scia delle elezioni governatoriali di New York nel 2010, in cui si confontarono due candidati di origine italiana (Andrew Cuomo per i Democratici e Carl Paladino per i Repubblicani), il saggio individua ed analizza i collegi elettorali "egemonici" italo-americani nelle elezioni per la Assembly e il Senato nello Stato di New York. L'arco temporale sono gli ultimi venti anni e i collegi egemonici italo-americani sono individuati come quelli in cui, durante quest'arco di tempo, un alto numero di competizioni elettorali sono state "monopolizzate" da candidati italoamericani in entrambi i maggiori partiti. Il saggio si chiede in cosa risieda la forza elettorale di questa classe politica italo-americana. E in particolare: si tratta di fattori etnici legati alla composizione demografica del collegio? Quanto conta il fattore partitico? Quanto è rilevante invece il "potere personale" (consenso e radicamento territoriale) del candidato e della sua personale "macchina politica"? In base ai dati elettorali e alle biografie politiche dei candidati, i collegi egemonici di New York vengono distinti in tre tipologie: 1. "Power District": dove lo stesso candidato italo-americano viene rieletto per un alto numero di volte e il suo partito domina il collegio per un ampio arco temporale; 2. "Swinging Ethnic Strongholds": dove, sebbene il vincitore sia regolarmente in candidato italo-americano, nel periodo considerato gli eletti sono persone diverse appartenenti a partiti diversi; 3. "Personal Fiefdoms": dove lo stesso esponente politico italo-americano monopolizza il seggio a lungo, ma il partito o la coalizione che lo sostiene cambiano nel tempo. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11574/39705 |
ISBN: | 0970340389 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
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