"L'intimità della traduzione"

Da disciplina ancillare della linguistica o degli studi di comparatistica, la traduzione si è imposta negli ultimi decenni come multi- o meta- o interdisciplina di cruciale importanza per elaborare riflessioni teoriche e pratiche di mediazione e negoziazione di politica culturale sempre più raffinate e agguerrite per far fronte alla complessità della nostra società cosiddetta ‘massmediatica’ e ‘globalizzata’. La traduzione come transito, attraversamento e travalicare è diventata cifra della condizione precaria e fluida di qualunque processo di comunicazione, mediazione, interazione. L’intimità è una declinazione al femminile di una ‘poetica e politica’ della traduzione che mette in gioco uno spazio, una “location”, di vulnerabilità in cui la consapevolezza della perdita, dello scarto, e la tensione tra desiderio e disincanto diventa punto di partenza per nuove modalità di progettualità e performatività creative.