Nella prima parte del saggio si individuano tre principali aspetti entro cui è possibile circoscrivere il fenomeno del misticismo: 1) le pratiche meditative; 2) le esperienze contemplative, visionarie ed estatiche; 3) lo stato di coscienza unitivo, non dualista o illuminativo. Nella seconda parte si investigano le problematiche epistemologiche scaturite dal vivace dibattito scientifico sul controverso rapporto fra ‘esperienza’ e ‘interpretazione’, ripercorrendo alcuni snodi fondamentali della storia degli studi sul misticismo (da W. James al perennialismo, dal costruttivismo al de-costruttivismo), con specifici approfondimenti su possibili contributi del pensiero indiano alla psicologia del misticismo. Nella terza parte si propone una coerente interpretazione generale della psicologia del misticismo fondata sulle convergenze fra la cartografia degli stati di coscienza di R. Fisher, la teoria della de-automazione di A. Deikman e il forgetting model di R.K.C. Forman, da cui si profila una ‘dialettica del misticismo’ che conferisce un andamento bipolare al percorso contemplativo attraverso una progressiva integrazione di aspetti apparentemente contrastanti (attività/passività, estasi/enstasi, via graduale/via diretta, razionalità/mistero, fase propositiva/fase critica, purificazione/trascendimento della mente). Vengono infine brevemente investigate le problematiche metodologiche ed epistemologiche sollevate dall’acceso dibattito circa le vere o presunte convergenze fra il misticismo e il nuovo paradigma ‘olistico’che emerge da alcuni settori della odierna ricerca scientifica nel campo della psicologia, delle neuroscienze e della fisica subatomica.
Riflessioni sulla psicologia del misticismo
BERGONZI, Mauro
2010-01-01
Abstract
Nella prima parte del saggio si individuano tre principali aspetti entro cui è possibile circoscrivere il fenomeno del misticismo: 1) le pratiche meditative; 2) le esperienze contemplative, visionarie ed estatiche; 3) lo stato di coscienza unitivo, non dualista o illuminativo. Nella seconda parte si investigano le problematiche epistemologiche scaturite dal vivace dibattito scientifico sul controverso rapporto fra ‘esperienza’ e ‘interpretazione’, ripercorrendo alcuni snodi fondamentali della storia degli studi sul misticismo (da W. James al perennialismo, dal costruttivismo al de-costruttivismo), con specifici approfondimenti su possibili contributi del pensiero indiano alla psicologia del misticismo. Nella terza parte si propone una coerente interpretazione generale della psicologia del misticismo fondata sulle convergenze fra la cartografia degli stati di coscienza di R. Fisher, la teoria della de-automazione di A. Deikman e il forgetting model di R.K.C. Forman, da cui si profila una ‘dialettica del misticismo’ che conferisce un andamento bipolare al percorso contemplativo attraverso una progressiva integrazione di aspetti apparentemente contrastanti (attività/passività, estasi/enstasi, via graduale/via diretta, razionalità/mistero, fase propositiva/fase critica, purificazione/trascendimento della mente). Vengono infine brevemente investigate le problematiche metodologiche ed epistemologiche sollevate dall’acceso dibattito circa le vere o presunte convergenze fra il misticismo e il nuovo paradigma ‘olistico’che emerge da alcuni settori della odierna ricerca scientifica nel campo della psicologia, delle neuroscienze e della fisica subatomica.File | Dimensione | Formato | |
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