The Analysis of Beauty (1753)

Dopo la traduzione settecentesca del 1761, qui si presenta in una nuova versione, corredata di accurati apparati esegetici, critici e bibliografici, il singolarissimo trattato di William Hogarth del 1753, che rappresenta una tappa rilevante nella costruzione dell’estetica moderna per la sua dirompente decostruzione dal basso dei modelli teorici che la tradizione aveva assegnato al concetto del bello. Alla simmetria e all’armonia neoclassica il testo dell’audace pittore e incisore londinese oppone, infatti, gli esiti di un’originale analisi formale che culmina nella celebrazione della sinuosa fluidità della linea serpentina e offre una serie importante di spunti e temi precorritori, tutt’ora vitali, in una felice coniugazione di teoria e pratica: accanto alla concezione dinamica della forma, l’idea di un sistema grammaticale delle arti visive, e le sottili intuizioni sul brutto e sul comico che invitano a fissare con ardite sperimentazioni i nuovi valori della modernità.