Il contributo analizza il valore e il significato che assume, nell’universo del ‘Cantar de mio Cid’, il meccanismo dell’aiuto/ricompensa – riconducibile, nei suoi tratti essenziali, alla pratica del dono e del contro-dono messa in luce dagli antropologi – e ne indaga le implicazioni tanto nei rapporti tra Rodrigo e i suoi uomini, quanto nella problematica relazione tra il Cid e il re Alfonso. Nel sistema vigente nel ‘Cantar’ i beni posseduti e scambiati non sono essenzialmente valori economici, bensì simboli, veicoli e strumenti di realtà di altro ordine: morale, giuridico, politico; prestazioni e contro-prestazioni di beni e servizi non possono prescindere dalla complessa rete di relazioni interne al gruppo sociale di appartenenza, anzi sono volte al rispristino, alla consevazione e al rafforzamento di quelle stesse solidarietà, da cui dipendono l’armonia e il benessere collettivi. Ad una logica esclusivamente economica e mercantesca obbediscono invece Raquel e Vidas, che considerano la ricchezza come un fine e non un mezzo: inevitabile è perciò che su si essi si abbatta quella particolare forma di condanna che è la comicità.
Servizio, ricompensa e dono nel ‘Cantar de Mio Cid’
LUONGO, Salvatore
2007-01-01
Abstract
Il contributo analizza il valore e il significato che assume, nell’universo del ‘Cantar de mio Cid’, il meccanismo dell’aiuto/ricompensa – riconducibile, nei suoi tratti essenziali, alla pratica del dono e del contro-dono messa in luce dagli antropologi – e ne indaga le implicazioni tanto nei rapporti tra Rodrigo e i suoi uomini, quanto nella problematica relazione tra il Cid e il re Alfonso. Nel sistema vigente nel ‘Cantar’ i beni posseduti e scambiati non sono essenzialmente valori economici, bensì simboli, veicoli e strumenti di realtà di altro ordine: morale, giuridico, politico; prestazioni e contro-prestazioni di beni e servizi non possono prescindere dalla complessa rete di relazioni interne al gruppo sociale di appartenenza, anzi sono volte al rispristino, alla consevazione e al rafforzamento di quelle stesse solidarietà, da cui dipendono l’armonia e il benessere collettivi. Ad una logica esclusivamente economica e mercantesca obbediscono invece Raquel e Vidas, che considerano la ricchezza come un fine e non un mezzo: inevitabile è perciò che su si essi si abbatta quella particolare forma di condanna che è la comicità.File | Dimensione | Formato | |
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