Nel libro si studia il riuso del mito classico nella letteratura italiana dal Trecento al Seicento, attraverso le opere di Boccaccio, Petrarca, Poliziano, Tasso, Campanella, Bruno e Marino. In questa seconda edizione (2012), riveduta e ampliata, è stata inserita una parte nuova che scava nella ricreazione frammentaria e ambigua del mito di Apollo e Dafne nel "Canzoniere" di Petrarca, e che ricompone la variegata elaborazione del mito della fenice da parte di Petrarca, di Tasso e di Bruno. Soprattutto, in questa nuova edizione, è stato approfondito il legame stretto tra "fictio" e "inventio" individuato da Boccaccio e Petrarca, al punto che quest'ultimo chiamava "inventiones" i suoi componimenti (Codice Vaticano latino 3196).
Metamorfosi del mito classico da Boccaccio a Marino. Nuova edizione riveduta e ampliata
CERBO, Anna
2012-01-01
Abstract
Nel libro si studia il riuso del mito classico nella letteratura italiana dal Trecento al Seicento, attraverso le opere di Boccaccio, Petrarca, Poliziano, Tasso, Campanella, Bruno e Marino. In questa seconda edizione (2012), riveduta e ampliata, è stata inserita una parte nuova che scava nella ricreazione frammentaria e ambigua del mito di Apollo e Dafne nel "Canzoniere" di Petrarca, e che ricompone la variegata elaborazione del mito della fenice da parte di Petrarca, di Tasso e di Bruno. Soprattutto, in questa nuova edizione, è stato approfondito il legame stretto tra "fictio" e "inventio" individuato da Boccaccio e Petrarca, al punto che quest'ultimo chiamava "inventiones" i suoi componimenti (Codice Vaticano latino 3196).File | Dimensione | Formato | |
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