Il saggio approfondisce il tema della presenza di Sannazaro nell’opera di Leopardi, partendo dagli importanti contributi di Maria Corti, Stefano Agosti e Francesco Tateo. I testi di Sannazaro si rivelano per Leopardi, più che ‘fonti’ in senso tradizionale, modelli operativi che legano il momento della ‘lettura’ a quello della ‘creazione’ poetica, nell’elaborazione di una moderna pratica dell’imitazione dei classici, da opporre alle istanze contemporanee del romanticismo europeo. Né si tratta solo di modello formale. Leopardi ritrova in Sannazaro i temi dominanti della sua poesia e del suo orizzonte esistenziale, a iniziare dalla consonanza con lo spettacolo della natura e con la meditazione sulla vita umana e il suo destino.
Leopardi e Sannazaro
VECCE, Carlo
2010-01-01
Abstract
Il saggio approfondisce il tema della presenza di Sannazaro nell’opera di Leopardi, partendo dagli importanti contributi di Maria Corti, Stefano Agosti e Francesco Tateo. I testi di Sannazaro si rivelano per Leopardi, più che ‘fonti’ in senso tradizionale, modelli operativi che legano il momento della ‘lettura’ a quello della ‘creazione’ poetica, nell’elaborazione di una moderna pratica dell’imitazione dei classici, da opporre alle istanze contemporanee del romanticismo europeo. Né si tratta solo di modello formale. Leopardi ritrova in Sannazaro i temi dominanti della sua poesia e del suo orizzonte esistenziale, a iniziare dalla consonanza con lo spettacolo della natura e con la meditazione sulla vita umana e il suo destino.File | Dimensione | Formato | |
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