L'articolo considera il libro XXVI de “L'Esprit des lois”, di difficile collocazione nel complesso dell'opera, che analizza due generi di leggi, quelle divine e quelle umane. Si sofferma poi sulla distinzione tra diritto civile e canonico e sui possibili conflitti tra leggi religiose e civili. Un esempio di tale conflitto è il tribunale dell'Inquisizione fonte di continui abusi (XXVI, 11 e 12). Il libro XXVI costituisce col libro XXIX la vera conclusione speculativa di tutta l'opera e considera la necessità di affermare un principio di ordine per evitare conflitti tra le leggi. A questo libro si richiamerà anche Beccaria nei “Dei delitti e delle pene” (1764).
Leggi divine e leggi umane
BIANCHI, Lorenzo
2010-01-01
Abstract
L'articolo considera il libro XXVI de “L'Esprit des lois”, di difficile collocazione nel complesso dell'opera, che analizza due generi di leggi, quelle divine e quelle umane. Si sofferma poi sulla distinzione tra diritto civile e canonico e sui possibili conflitti tra leggi religiose e civili. Un esempio di tale conflitto è il tribunale dell'Inquisizione fonte di continui abusi (XXVI, 11 e 12). Il libro XXVI costituisce col libro XXIX la vera conclusione speculativa di tutta l'opera e considera la necessità di affermare un principio di ordine per evitare conflitti tra le leggi. A questo libro si richiamerà anche Beccaria nei “Dei delitti e delle pene” (1764).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.