Il contributo studia la poesia di Giuseppe Centore, analizzandone i contenuti, le immagini, il lessico e le metafore più significative, individuando in particolare le fonti da cui le liriche prendono ispirazione e nutrimento. Oltre che con le letture della Sacra Scrittura e dei mistici (in particolare San Giovanni Della Croce), la poesia di Centore cresce con la frequentazione dei grandi poeti europei del XX secolo, da Paul Valery a Clemente Rebora, a Paul Eluard, a Ezra Pound, a Jorge Luis Borges, a Carlo Betocchi, a Mario Luzi e a Karol Wojtyla. La presenza di Dante si avverte in quasi tutte le raccolte, ma soprattutto in "La Rosa assoluta", che è un continuo «vagheggiamento» di Dio, un continuo sentire l’«imminenza dell’eternità».
L'esperienza del divino nella poesia di Giuseppe Centore
CERBO, Anna
2005-01-01
Abstract
Il contributo studia la poesia di Giuseppe Centore, analizzandone i contenuti, le immagini, il lessico e le metafore più significative, individuando in particolare le fonti da cui le liriche prendono ispirazione e nutrimento. Oltre che con le letture della Sacra Scrittura e dei mistici (in particolare San Giovanni Della Croce), la poesia di Centore cresce con la frequentazione dei grandi poeti europei del XX secolo, da Paul Valery a Clemente Rebora, a Paul Eluard, a Ezra Pound, a Jorge Luis Borges, a Carlo Betocchi, a Mario Luzi e a Karol Wojtyla. La presenza di Dante si avverte in quasi tutte le raccolte, ma soprattutto in "La Rosa assoluta", che è un continuo «vagheggiamento» di Dio, un continuo sentire l’«imminenza dell’eternità».File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
L'esperienza del divino nella poesia di Giuseppe Centore.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
7 MB
Formato
Adobe PDF
|
7 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.