Il territorio di Fossa (Aq) si trova all'interno di un territorio ricco di testimonianze archeologiche e di monumenti medievali, dove le presenze della frequentazione protostorica e preromana (necropoli vestina, insediamenti fortificati di Monte Cerro e Colle Restoppia), romana (resti riferibili alla praefectura romana di Aveia) e alto medievale (conventi di S. Angelo e S. Spirito, chiesa di S. Maria ad Cryptas) si affiancano l’una alle altre. Per contribuire alla salvaguardia e al recupero di questo straordinario paesaggio storico, devastato dal terremoto del 6 aprile 2009, l'Orientale di Napoli ha condotto ricognizioni ed eseguito scavi archeologici mirati. I risultati hanno permesso di documentare parte dei resti del teatro dell'antica Aveia e di ricostruire l’andamento delle mura urbiche che proteggevano il settore meridionale dell’abitato. La cinta muraria, che difendeva la città raggiungendo le prime falde del Monte Circolo, fu realizzata in una particolare tecnica edilizia a “finto poligonale” e, nella parte bassa, era protetta da torri semicircolari, inserite nei punti più esposti. Lo scavo eseguito nella parte alta ha documentato anche la presenza di una precedente fortificazione, risalente ad età preromana, e l’attività di spoglio del paramento, compiuta in età tardo-medievale e moderna.

Indagini ad Aveia (2009-2012)

PESANDO, Fabrizio;GIGLIO, Marco
2013-01-01

Abstract

Il territorio di Fossa (Aq) si trova all'interno di un territorio ricco di testimonianze archeologiche e di monumenti medievali, dove le presenze della frequentazione protostorica e preromana (necropoli vestina, insediamenti fortificati di Monte Cerro e Colle Restoppia), romana (resti riferibili alla praefectura romana di Aveia) e alto medievale (conventi di S. Angelo e S. Spirito, chiesa di S. Maria ad Cryptas) si affiancano l’una alle altre. Per contribuire alla salvaguardia e al recupero di questo straordinario paesaggio storico, devastato dal terremoto del 6 aprile 2009, l'Orientale di Napoli ha condotto ricognizioni ed eseguito scavi archeologici mirati. I risultati hanno permesso di documentare parte dei resti del teatro dell'antica Aveia e di ricostruire l’andamento delle mura urbiche che proteggevano il settore meridionale dell’abitato. La cinta muraria, che difendeva la città raggiungendo le prime falde del Monte Circolo, fu realizzata in una particolare tecnica edilizia a “finto poligonale” e, nella parte bassa, era protetta da torri semicircolari, inserite nei punti più esposti. Lo scavo eseguito nella parte alta ha documentato anche la presenza di una precedente fortificazione, risalente ad età preromana, e l’attività di spoglio del paramento, compiuta in età tardo-medievale e moderna.
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