Il volume raccoglie saggi di estetica e di poetica attorno ai luoghi della poesia e del mito di Dioniso e ripercorre il lavoro ermeneutico e filologico intrapreso da Dan Botta nel periodo tra le due guerre. Muovendosi sulla prospettiva ontologica tracciata da Platone e su quella estetica di Nietzsche, l'autore recupera l'orizzonte tracio della matrice mitopoietica europea e mette in rilievo l'importanza di una ragione mitologica che si faccia carico di contenere l'enigma tragico della creazione artistica in una dialettica tra classicismo delle forme e romanticismo dei contenuti. Si tratta di un percorso genealogico del fare poetico che attraversa i territori della poesia popolare fino a toccare i vertici del magistero di Mallarmé e Valéry attraverso la grande mediazione romantica e idealistica tedesca. Botta si orienta per un neoclassicismo puro delle forme e sceglie per la sua poetica il filone musicale, allegorico e simbolico, dell'ermetismo europeo. La sua opzione, per molti versi controcorrente, nell'epoca del fiorire del nichilismo delle Avanguardie, rivela un particolare atteggiamento etico che lo mette a stretto contatto con le contraddizioni di tutta una generazione intellettuale che comprendeva Mircea Eliade, Constantin Noica, Eugène Ionesco, Emil Cioran.
Il mito della Tracia, Dioniso, la poesia. Tra Nietzsche, Platone e Mallarmé. Saggi di estetica e di poetica sul neoclassicismo di Dan Botta
ROTIROTI, Giovanni Raimondo
2000-01-01
Abstract
Il volume raccoglie saggi di estetica e di poetica attorno ai luoghi della poesia e del mito di Dioniso e ripercorre il lavoro ermeneutico e filologico intrapreso da Dan Botta nel periodo tra le due guerre. Muovendosi sulla prospettiva ontologica tracciata da Platone e su quella estetica di Nietzsche, l'autore recupera l'orizzonte tracio della matrice mitopoietica europea e mette in rilievo l'importanza di una ragione mitologica che si faccia carico di contenere l'enigma tragico della creazione artistica in una dialettica tra classicismo delle forme e romanticismo dei contenuti. Si tratta di un percorso genealogico del fare poetico che attraversa i territori della poesia popolare fino a toccare i vertici del magistero di Mallarmé e Valéry attraverso la grande mediazione romantica e idealistica tedesca. Botta si orienta per un neoclassicismo puro delle forme e sceglie per la sua poetica il filone musicale, allegorico e simbolico, dell'ermetismo europeo. La sua opzione, per molti versi controcorrente, nell'epoca del fiorire del nichilismo delle Avanguardie, rivela un particolare atteggiamento etico che lo mette a stretto contatto con le contraddizioni di tutta una generazione intellettuale che comprendeva Mircea Eliade, Constantin Noica, Eugène Ionesco, Emil Cioran.File | Dimensione | Formato | |
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